3. Studi e teorie sui gruppi Diverse ricerche nell’ambito della psicologia sociale hanno riguardato lo  studio dei gruppi e si sono occupate della questione della leadership e dei  rapporti tra il leader e i membri del gruppo. 3.1 LEWIN E LO STUDIO DEI GRUPPI UMANI In accordo con i principi  della , secondo Kurt Lewin il gruppo è un’entità con  Gestalt | ▶  L’AUTORE | caratteristiche proprie, diverse rispetto a quelle dei singoli individui che lo  compongono. In ogni gruppo sono presenti delle   forze dinamiche sovraordinate che agiscono sugli individui e ne .  influenzano i processi psichici Non deve quindi meravigliare che il gruppo al quale un individuo appartiene  e la cultura in cui egli vive ne determinino il comportamento e lo stile. Il criterio per definire “gruppo” un insieme di persone, secondo Lewin,  non è la somiglianza tra gli individui, bensì il fatto che abbiano un destino  , cioè . In altre parole, i membri di un  comune scopi e aspettative condivisi gruppo possono anche avere caratteristiche individuali dissimili tra loro e  svolgere all’interno del gruppo funzioni altrettanto diversificate, ma ognuno  . In generale, ogni interazione sociale  dipende in qualche modo dall’altro implica un certo grado di interdipendenza tra le persone coinvolte, che quin di costituiscono un gruppo. Ciascun individuo, in relazione alle proprie caratteristiche  individuali e alla tipologia di gruppo al quale appartiene, risulta  pertanto , perché comunque dotato di  contemporaneamente indipendente una personalità propria, e , perché subisce l’influenza del gruppo. dipendente I gruppi hanno una numerosità variabile, da pochi individui a grandi masse  di persone. Tuttavia, secondo Lewin, la struttura è più importante delle  dimensioni. Di conseguenza, è possibile studiare le dinamiche di un grande  gruppo anche osservandone uno più piccolo, trasponendo la sua struttura su  scala ridotta. Infine, secondo Lewin, i gruppi, come gli individui, tendono a mantenere  uno stato di equilibrio al loro interno, definito “ ”  equilibrio quasi-stazionario in quanto non statico, ma dinamico. L’equilibrio, infatti, risulta da forze contrastanti  che premono in direzioni opposte. La tendenza all’equilibrio genera una  , sia a livello individuale che di gruppo. resistenza di fronte al cambiamento   Kurt Lewin l’autore Kurt Lewin nasce nel 1890 a Mogilno,  nell’attuale Polonia (a quel tempo territorio  prussiano) in una famiglia di origine ebrea,  e muore nel 1947 a Newtonville, negli Stati  Uniti, dove è costretto a emigrare nel 1933  per sfuggire dalle persecuzioni naziste. Studia filosofia e psicologia e, dopo un'espe rienza  al fronte durante la Prima guerra  mondiale, diviene professore presso l’università  di Berlino, entrando in contatto con  la scuola della . Gestalt Negli Stati Uniti insegna presso diverse  università e nel 1945 diventa direttore del  Research Center for Group Dynamics (Centro  di ricerca sulle dinamiche di gruppo). Fra il 1943 e il 1947 realizza una serie  di studi commissionati dal dipartimento  dell’Agricoltura del governo federale sulle  abitudini alimentari della popolazione. L’obiettivo, in vista di possibili problemi economici legati al secondo conflitto mon diale,  è di incrementare il consumo di cibi  meno pregiati ma facili da reperire e ricchi  di nutrienti. Questi studi mostrano che per  ottenere un cambiamento duraturo delle  abitudini alimentari risulta più efficace  che i soggetti partecipino a discussioni di  gruppo in cui si prendono l’impegno di consumare  determinati alimenti piuttosto che  assistere a conferenze di esperti del settore. Questa metodologia di ricerca viene definita  «ricerca-azione». nasce a Mogilno (attuale Polonia) 1890 emigra negli  1933 Stati Uniti studi sulle abitudini  1943-1947 alimentari della popolazione diventa direttore del Research  1945 Center for Group Dynamics muore a  1947 Newtonville, USA  >> pagina 246  Il T-Group I principi teorici elaborati da Lewin sono stati verificati in una  serie di esperimenti messi a punto insieme ai suoi allievi e collaboratori. In uno di questi Lewin si proponeva di far cambiare le abitudini alimentari  , che vennero divise in due gruppi. Nel primo alcune di esse  ad alcune donne assistevano a delle lezioni in cui venivano informate da un esperto dei vantaggi  della dieta proposta; le altre, invece, partecipavano a riflessioni di gruppo,  con un esperto, nelle quali si scambiavano diverse opinioni. Il risultato fu che  solo il 3% delle donne appartenenti al primo gruppo dichiararono di essere disposte  a provare la nuova dieta, mentre nel secondo gruppo la percentuale era  del 32%. In conclusione, Lewin affermò che per cambiare un atteggiamento è  più efficace una rispetto al solo insegnamento. discussione di gruppo Un altro esperimento fu condotto su un gruppo di ragazzi di 10-11 anni  durante un campeggio estivo di boy-scout. Le situazioni sperimentali erano  tre: un gruppo era sotto la guida di un leader adulto , il quale  autoritario impartiva ordini senza ascoltare i bisogni e le necessità dei membri del gruppo;  un altro aveva un leader , che prima di prendere decisioni  democratico ascoltava le opinioni che il gruppo esprimeva e ne valutava l’opportunità; il  terzo gruppo, infine, aveva un leader , il quale dipendeva completamente  permissivo dal gruppo e lasciava che fossero i membri del gruppo a prendere  le decisioni. Ciascuna squadra doveva svolgere vari compiti e l’osservazione  durò sei settimane. Il risultato fu che il comportamento dei ragazzi variava  a seconda di quale era  tipo di leadership presente nel gruppo, indipendentemente  dalla personalità dei singoli. Nel clima  autoritario l’obiettivo veniva raggiunto ma  si osservavano mancanza di iniziativa individuale,  aggressività e atteggiamenti polemici  nei confronti del leader. In quello  democratico l’obiettivo veniva ugualmente  raggiunto, senza tensioni e in un clima di  collaborazione e amicizia. Infine, nel gruppo  permissivo l’obiettivo non veniva raggiunto  e prevalevano deconcentrazione e disinteresse. Da tale esperimento si evince che i gruppi condotti con  uno stile democratico sono di norma i più efficaci, dal  momento che si viene a creare un miglior rapporto tra il leader e i membri.  In seguito a questa importante scoperta i collaboratori di Lewin fondarono  nel 1947 dei (Training group o ) per  gruppi di formazione T-Group insegnare ai leader la da maturare all’interno dei  cooperazione democratica gruppi per la soluzione di problemi e conflitti e per il cambiamento delle  dinamiche psicologiche individuali e sociali. I T-Group hanno dominato per  decenni la formazione in ambito aziendale. Un leader democratico promuove la cooperazione tra i membri del gruppo stimolando il raggiungimento di un obiettivo comune.  >> pagina 246    Wilfred Ruprecht Bion l’autore Wilfred Ruprecht Bion, nato a Mathura, in India, nel 1897, è stato una delle più importanti figure della psicoanalisi.  Dopo aver vissuto in India nei primi anni della sua vita si trasferisce in Inghilterra. Si arruola nelle forze armate e partecipa in qualità di ufficiale alla Prima guerra mondiale. Nel primo dopoguerra consegue la laurea in Storia presso la Oxford University, prima di studiare Medicina e laurearsi nuovamente a Londra. Inizia quindi a interessarsi alla psicoanalisi e nel 1932 frequenta la Tavistock Clinick, famosa clinica londinese di ricerca psicoanalitica, ma interrompe i suoi studi all’inizio della Seconda guerra mondiale, durante la quale lavora all’ospedale militare di Northfield dando supporto ai soldati colpiti dallo shock psichico da combattimento. A partire da questa esperienza comincia a raccogliere osservazioni che poi lo porteranno alla stesura del suo saggio più famoso, . Muore a Oxford nel 1979. Esperienze nei gruppi Bion definì la capacità dei membri del gruppo di condividere questi assunti e di agire in conformità con essi. 3.2 BION E GLI ASSUNTI DI BASE Wilfred Bion , psicoanalista  | ▶  L’AUTORE | britannico, dedicò gran parte della sua carriera a studiare il funzionamento  e ad approfondirne le . L’interesse di Bion  dei gruppi dinamiche per lo studio dei gruppi nacque dalla sua esperienza pratica all’interno delle  istituzioni sanitarie e riabilitative che si vennero a creare in Gran Bretagna  in seguito alla Prima guerra mondiale per i militari rimasti feriti nel conflitto.  Egli lavorò a lungo nell’ospedale psichiatrico di Northfield, vicino a  Birmingham, insieme ai reduci che, tornati dalla guerra, presentavano disturbi  di tipo post traumatico. Nel 1961 pubblicò , saggio nel quale Bion sosteneva  Esperienze nei gruppi come l’essere umano sia sostanzialmente un animale sociale, in grado di  esprimere a fondo alcune delle sue potenzialità solamente all’interno di contesti  collettivi. Tuttavia, il vero elemento innovatore del pensiero bioniano fu  quello di riconoscere l’ esistenza di caratteristiche gruppali all’interno del  . In altre parole, per Bion singolo individuo la gruppalità dell’individuo è  e prescinde dalla reale presenza  intrinseca al suo funzionamento psichico o meno del gruppo. Secondo Bion ciascun gruppo ha una duplice natura: , razionale, che spinge i membri del gruppo a perseguire l’obiettivo  consapevole intorno al quale il gruppo si è costituito. Questa natura prevale  all’interno di un , ovvero un insieme di individui che  gruppo di lavoro esiste in funzione di uno scopo condiviso da raggiungere grazie al lavoro  comune di tutti i membri; , che si discosta dall’obiettivo e si articola a partire dagli  – : il gruppo esiste per ricevere nutrimento spirituale e/o protezione materiale da parte di un capo, per cui inconsciamente il gruppo ritiene di ed esiste solo grazie a esso. In questi casi la preoccupazione principale dei membri che ne fanno parte è quella dell’abbandono da parte del leader, ovvero temono di perdere la sua benevolenza e fanno di tutto pur di continuare a riceverla. In questo tipo di gruppo si osserva una : i membri sono essenzialmente tutti allo stesso livello, mentre il leader viene idealizzato e ritenuto superiore a tutti gli altri. : la struttura sociale dell’antico Egitto, gerarchicamente dipendente dalla figura del faraone; – : il gruppo si struttura intorno alla speranza che dall’unione di una coppia, presente all’interno del gruppo stesso, possa nascere qualcosa (un’idea) o qualcuno (il “messia”) che garantirà al gruppo una . In questo caso vige un’ sulla base della cieca fiducia e dell’attesa incrollabile che tutti i membri del gruppo sperimentano, convinti che grazie all’unione della coppia prescelta il gruppo sopravvivrà. Il messia, però, non deve mai nascere, pena la perdita di questo stato di fiduciosa attesa e la disgregazione del gruppo. : l’aristocrazia, caratterizzata da un sistema cerimoniale formale, alimenta la speranza messianica senza mai raggiungerla; riesce così a rimanere immutabile mantenendo consenso da parte dei suoi membri. – : il gruppo rimane coeso e agisce unitariamente come se esistesse un , basando il suo funzionamento sull’attacco o la difesa da qualcuno o qualcosa da cui si sente minacciato. Il meccanismo in questo caso si basa su aspetti paranoici che attribuiscono al gruppo di appartenenza solo qualità positive e al nemico solo caratteristiche negative. : i tifosi ultrà di una squadra, in occasione di una partita, regrediscono a un funzionamento primariamente gruppale che si muove unito contro un nemico comune: l’altra squadra e la sua tifoseria. inconsapevole , termine con cui Bion individua alcune modalità inconsapevoli  assunti di base dei membri del gruppo che servono a tenere insieme il gruppo stesso.  Gli assunti di base identificati da Bion si distinguono in tre tipologie: dipendenza dipendere dal leader rigida gerarchia ESEMPIO accoppiamento soluzione salvifica nel futuro atmosfera di tipo messianico ESEMPIO attacco-fuga nemico esterno ESEMPIO valenza ⇒ |  T1 p. 251 L’influenza degli assunti di base Nell’antico Egitto la scoietà era rigidamente gerarchica, secondo una struttura piramidale che vedeva al suo apice il faraone, ritenuto una divinità e da cui dipendeva la società tutta. per lo studio Quale criterio, secondo Lewin, permette di definire "gruppo" un insieme di persone? 1. Dai una definizione di assunto di base ed elenca quelli individuati da Bion spiegandoli con degli esempi 2.     Per discutere INSIEME Dividetevi in tre gruppi, ciascuno per ogni assunto di base individuato  da Bion, e provate a individuare degli esempi di gruppi formatisi sulla base di tali assunti.