L’unità in breve LA PSICOANALISI Asset ID: 141 ( ) psi-audlet-la-psicoanalisi120.mp3 Audiolettura 1. LA NASCITA DELLA PSICOANALISI La psicoanalisi nasce tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento come disciplina che studia la mente umana e da cui deriva un modello di terapia dei disturbi mentali. Il principio fondamentale su cui si basa la psicoanalisi è l’ , una sorta di magazzino nel quale sono depositati inconscio ricordi , ovvero che la coscienza ha rifiutato. rimossi Sigmund Freud, padre fondatore della psicoanalisi, elaborò le sue teorie a partire da alcune sedute di trattamento , grazie alle quali comprese che l’origine del dell’isteria disturbo era dovuto a messaggi inconsci che il soggetto non è in grado di comprendere. 2. I FONDAMENTI DELLA PSICOANALISI Freud elaborò un’altra tecnica, oltre all’ipnosi, per raggiungere l’inconscio: l’ . I desideri e i interpretazione dei sogni ricordi rimossi vengono infatti riposti nell’inconscio, che li fa emergere attraverso i sogni, sottoponendoli però a una (censura) operata dalla coscienza. Questa trasformazione trasformazione è il del sogno, mentre contenuto manifesto il (cioè il ricordo rimosso) può riemergere contenuto latente solo grazie a un’interpretazione. Grazie a tali scoperte Freud descrisse la , cioè la prima topica rappresentazione spaziale dell’apparato psichico, distinguendo fra e . conscio inconscio 3. SESSUALITÀ E INCONSCIO Freud riconobbe la presenza di pulsioni già nei bambini e si occupò della descrizione psicoanalitica delle fasi di sviluppo dall’infanzia all’età adulta: (dalla nascita ai 18 mesi), durante la quale il bambino orale prova piacere durante la suzione al seno e tramite la bocca; (fino ai 3 anni), quando, grazie all’acquisizione del anale controllo sfinterico il piacere si sposta nella zona anale; (dai 3 ai 6 anni), quando il piacere si sposta sugli fallica organi genitali. A quest’ultima appartiene il complesso di , vicenda in seguito alla quale il bambino si separa Edipo dalla madre riconoscendo il ruolo paterno. alla fase fallica subentra un (dai 6 agli periodo di latenza 11 anni), durante la quale la pulsione si allenta; fase , in cui si registra l’inizio dell’attività sessuale genitale vera e propria. Freud ha inoltre indagato i meccanismi dell’innamoramento, a partire dal , e distinguendo tra narcisismo mito di Narciso primario e secondario. >> pagina 338 4. LA PSICOLOGIA DELLE MASSE Freud si è inoltre occupato degli aspetti sociali della psicologia delle masse nel famoso saggio Psicologia delle masse e analisi (1921), in cui riflette sul concetto di dell'Io identificazione dei membri di un gruppo con il suo leader e sugli effetti che il gruppo stesso produce nella psicologia dei membri. 5. DALLA SECONDA TOPICA ALLE ULTIME RIFLESSIONI Nuove riflessioni portarono Freud a elaborare la seconda , non solo descrittiva ma dinamica, perché le istanze topica interagiscono e confliggono tra di loro. L’ Es , completamente inconscio, contiene pulsioni e desideri rimossi ed entra in conflitto con Io e Super-Io. L’ Io , conscio e inconscio, deve trovare equilibrio tra le spinte dell’Es e del Super-Io, oltre che con la realtà esterna. Il Super-Io , in gran parte inconscio, ha il compito di imporre divieti e limitazioni ed entra in conflitto con l’Es. Le ultime dolorose riflessioni di Freud lo hanno portato a formulare l’ipotesi della : una spinta pulsione di morte interna verso la negazione della vita che si oppone alla guarigione ed alla felicità generando nell’uomo contemporaneo un sempre più evidente. disagio 6. IL LAVORO DELLO PSICOANALISTA Il lavoro dello psicoanalista consiste nel mettere in atto una terapia che possa condurre il paziente a comprendere, e quindi curare, il proprio disagio. Per entrare in contatto con il paziente e il suo inconscio lo psicoanalista utilizza la tecnica delle , chiedendo al paziente associazioni libere di parlare senza interrompersi e senza cercare nessi logici, e l’ . Il fenomeno del , interpretazione dei sogni transfert legame assolutamente particolare che si crea tra lo psicoanalista e il suo paziente, permette a quest’ultimo non solo di ricordare, ma di rivivere i propri ricordi rimossi. 7. LA PSICOANALISI DOPO FREUD Le figure di rilievo in ambito psicoanalitico dopo Freud sono state , che ha formulato l’ipotesi Carl Gustav Jung dell’esistenza di un , basato su archetipi inconscio collettivo comuni; , che ha approfondito i Anna Freud meccanismi messi in atto dall’Io; , che si è di difesa Melanie Klein occupata di mettendo in atto nuove psicoanalisi infantile pratiche che non richiedessero l’uso del linguaggio e Jacques , che si è concentrato soprattutto di Lacan psicoanalisi del . linguaggio