I = gYJV JVJ .= La geografia politica dell Europa, cristallizzata dalla Guerra fredda dopo il 1945, conobbe un profondo mutamento alla fine degli anni Ottanta. Già in crisi da quasi un decennio, i sistemi comunisti dell Europa orientale entrarono in una fase di rapida, per molti versi inaspettata e per lo più pacifica, transizione. La dissoluzione dei regimi comunisti dipese direttamente dalla politica di riforme in corso in Unione Sovietica, che finì però per accelerarne la disintegrazione, portando alla formazione di nuovi Stati indipendenti. La fine della Guerra fredda, tra il 1989 e il 1991, aprì una fase segnata dal tentativo di costruire un nuovo ordine globale, centrato sulla forza unipolare degli Stati Uniti, sull estensione delle politiche di libero mercato nell Europa orientale ex comunista e sulla costituzione dell Unione monetaria europea, che dall iniziale nucleo occidentale si allargò verso Est nei primi anni Duemila. Al tempo stesso, Volume 3, capp. 17-18 in un quadro di repentino mutamento dell ordine internazionale, scoppiarono nuove tensioni e violenze, come le guerre civili nella ex Iugoslavia, che segnarono gli interi anni Novanta, insieme ai numerosi scontri nello spazio ex sovietico. Infine, si inaugurò una stagione di intensi flussi migratori, che erano non solo conseguenza di crisi e conflitti, ma anche di più strutturali squilibri demografici, sociali e ambientali. L Europa dopo la Guerra fredda La fine del conflitto tra Est e Ovest, la caduta del muro di Berlino e l unificazione della Germania, la transizione ai regimi postcomunisti segnarono una profonda ridefinizione della mappa d Europa, provocando la dissoluzione della Iugoslavia, della Cecoslovacchia e della stessa Unione Sovietica. 1989 1990 1991 1992-93 Transizione ai regimi postcomunisti nell Est Europa Unificazione della Germania Dissoluzione dell Urss Trattato di Maastricht e nascita della Comunità Europea 146 1990-91 1991-99 Guerra del Golfo Guerre nella ex Iugoslavia