L’unità in breve LINGUAGGI E FORME ESPRESSIVE Asset ID: 76 ( ) ant-audlet-linguaggi-forme-espressive10.mp3 Audiolettura 1. IL LINGUAGGIO UMANO Il linguaggio è alla base dell’interazione sociale ed è un . Secondo , esso si è sviluppato nell’arco di milioni di anni, a partire dall’assunzione della posizione eretta e il conseguente utilizzo delle mani. Il linguaggio si distingue da altre forme di comunicazione animale per , , e . Le lingue sono e si modificano nel tempo. fenomeno bioculturale A. Leroi-Gourhan apertura arbitrarietà universalità semantica produttività infinita dinamiche 2. LA COMUNICAZIONE VERBALE E IL CONTESTO e furono tra i primi antropologi a riflettere sulla stretta connessione tra lingua e cultura. Introdotto da Boas, il concetto di venne ulteriormente sviluppato da E. Sapir e B. L. Whorf. L’ del principio di sostiene che la lingua ha il potere di plasmare la visione del mondo, e che l’uomo può pensare solo ciò che può dire. A questa è preferibile un’ . Franz Boas Bronislaw Malinowski relativismo linguistico ipotesi forte relativismo linguistico Sapir-Whorf ipotesi debole All’inizio degli anni Sessanta, l’antropologo dimostrò che la include non solo la capacità di parlare in modo grammaticalmente corretto ma anche quella di adattarsi al contesto in cui si parla, ovvero la . Dell Hymes competenza linguistica competenza comunicativa La è un dispositivo linguistico che accosta espressioni tratte da campi semantici correlati per descrivere qualcosa ( ) o aiutare a comprenderlo ( ). Per poter comprendere e usare le metafore, gli interlocutori devono conoscere il contesto sociale e culturale da cui i campi semantici sono tratti. metafora metafore descrittive metafore cognitive Il legame tra e affiora soprattutto nelle situazioni di . Al , per esempio, si collegano numerosi fenomeni di mutamento linguistico, tra cui la nascita di nuove lingue (di tipo e ) e il declino e l’estinzione di altre. lingua potere contatto culturale colonialismo europeo pidgin creolo 3. ORALITÀ E SCRITTURA Le culture in cui la scrittura è ormai ampiamente diffusa e radicata sono dette a . A prescindere dalla loro complessità, le culture a non conoscevano alcuna forma di scrittura. Vi sono anche culture a che tuttora mancano di un alfabeto scritto ma dove la scrittura esercita comunque una grande influenza. oralità ristretta oralità primaria oralità diffusa Nelle culture a oralità diffusa vi è un nesso immediato fra parola ed esperienza. La comunicazione e la trasmissione delle conoscenze hanno un e sono legate a tecniche mnemoniche altamente elaborate. Le credenze e le azioni rituali che in una cultura definiscono le potenzialità delle parole vengono chiamate . carattere concreto teorie locali della parola Ad oggi, molte lingue indigene parlate in comunità che hanno subito devastanti processi di colonizzazione sono a rischio di estinzione perché parlate da un numero sempre più esiguo di persone. I progetti di tentano di contrastare questo declino. rivitalizzazione linguistica >> pagina 258 4. Il linguaggio delle arti Con la creazione dei primi musei etnografici a cavallo del XIX e XX secolo nacque anche l’ . In questa categoria si includeva tanto la produzione estetica nativa (di popolazioni indigene provenienti da colonie europee) quanto i prodotti di pittori e artisti occidentali dei primi del Novecento. arte primitiva Ogni forma d’arte, dalla pittura alla danza, è un linguaggio, una forma espressiva. Per comprendere il delle forme artistiche per l’antropologia è necessario . significato immergerle nel contesto complessivo entro cui sono prodotte L’ è un tratto universale dell’umanità. La è in parte un fenomeno soggettivo e in parte collettivo, sociale e culturale. espressione estetica percezione estetica