L’unità in breve L’ESPERIENZA DEL CREDERE Asset ID: 79 ( ) ant-audlet-esperienza-del-credere10.mp3 Audiolettura 1. Credere e conoscere Le credenze e le pratiche magico-religiose delle popolazioni “primitive” venivano viste dagli antropologi evoluzionisti come in quanto tentativi inadeguati di spiegare gli eventi e i fenomeni. Secondo gli “errori” dei popoli extraeuropei erano dovuti a un’ ; secondo a una . L’ di questi antropologi contrapponeva quindi la , tipica dei , basata sull’irrazionalità, alla , tipica dei , basata sulla razionalità e sul metodo sperimentale. forme di pensiero irrazionale Frazer immaturità intellettuale Lévi-Bruhl mentalità pre-logica ottica positivista credenza primitivi conoscenza moderni Contro questo approccio ha inaugurato l’ , dimostrando l’esistenza di una capace di sconfessare la dicotomia razionale/irrazionale. La credenza zande nel mangu infatti non sostituisce la conoscenza dei nessi empirici di causa-effetto tra gli eventi, ma risponde al del loro accadere. L’esperienza del credere emerge come un modo per dare senso alla vita: credere e conoscere si integrano tra loro come . Evans-Pritchard approccio interpretativo allo studio delle credenze doppia teoria della causalità perché piani differenti di comprensione del mondo e sono state interpretate dagli evoluzionisti come tappe del processo che conduce alla . La magia è stata fin da subito connotata negativamente, considerata dapprima estranea al culto degli dèi dalla cultura greco-romana e poi prodotto dell’azione diabolica dal cristianesimo. Può essere distinta in , cioè quella che usa le forze sovrannaturali a fin di bene, e , quella che si rivolge a spiriti maligni per danneggiare qualcuno. Magia religione scienza magia bianca magia nera Secondo il pensiero magico costituisce un , superando l’angoscia di perderla. Ernesto De Martino primo tentativo dell’uomo di affermare la propria presenza nel mondo Dal punto di vista antropologico la è un complesso di pratiche ( ) e rappresentazioni ( ), che riguarda le domande più profonde dell’esistenza umana. È composta dalla dimensione del , che attiene ai valori che essa esprime attraverso le verità di fede, e da quella del , che rimanda a una figura autorevole in grado di sancire quei valori. Ha una , perché stabilisce un sistema di regole etico-morali, e una , perché i fedeli si riconoscono reciprocamente come seguaci di quel sistema. religione riti credenze significato potere funzione normativa integrativa >> pagina 387 2. Il pensiero mitico e la ritualità I sono narrazioni che spiegano l’origine e le caratteristiche essenziali del mondo naturale e umano, inseriti in una (mitologia) che è parte consistente della tradizione orale di una comunità e ne fonda l’ . Sono racconti a carattere generale ed esemplare, alterano lo spazio e il tempo, antropomorfizzano la natura e sono complementari alla pratica rituale. miti trama ordine sociale e culturale I caratterizzano in particolare l’ambito della religione riaffermando simbolicamente i valori da cui dipende la continuità di una società. Esistono diversi tipi di riti: ha studiato i , che servono a legittimare la transizione di un individuo da una condizione sociale/spirituale a un’altra. Tra questi, i sono particolarmente importanti perché, come sostiene , sono pratiche culturali volte a ristabilire l’equilibrio di fronte alla morte come minaccia alla coesione sociale. Poi ci sono i e i , come il carnevale. Pur essendo , i riti . riti Arnold Van Gennep riti di passaggio riti funebri Robert Herz riti di iniziazione riti di inversione codificati da una formula fissa non sono rigidi e immodificabili Anche le , come i riti, si sottraggono al tempo ordinario e occorrono in corrispondenza di momenti importanti o critici per la comunità. feste L’ fu introdotto da per indicare la credenza “primitiva” in un soffio vitale che anima tutte le cose. Il fu introdotto da per designare un sistema di credenze basato sulla relazione tra un gruppo sociale e una specie animale e vegetale. Lo fu introdotto da per indicare il culto incentrato sulla figura dello sciamano quale intermediario con il mondo ultraterreno. animismo Tylor totemismo Frazer sciamanismo Lubbock 3. Le grandi religioni Le “grandi religioni” sono quelle più diffuse per numero di credenti, distribuite in diversi paesi del mondo, che si basano su testi sacri per lo più a rivelazione divina e affermano il bisogno degli esseri umani di essere redenti dal peccato e dall’imperfezione. Esse si possono suddividere in: , composto dai grandi monoteismi ebraismo, cristianesimo e islam; , costituito da induismo e buddismo; e , composto da taoismo e confucianesimo, sviluppati in Cina, e dallo shintoismo giapponese. gruppo semitico gruppo indiano gruppo asiatico