L’unità in breve Teorie e correnti sociologiche del Novecento  Asset ID: 136 ( )  scum-soc-audlet-teorie-correnti-novecento50.mp3 Audiolettura 1.  LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO: talcott PARSONS Il fondatore della scuola dello struttural-funzionalismo è il sociologo . Egli propone un modello teorico in grado di descrivere in astratto il funzionamento di qualsiasi tipo di società, attraverso l’idea di . Afferma, inoltre, che nel sistema sociale possiamo riconoscere che devono essere risolti da altrettanti sottosistemi, che egli definisce attraverso un linguaggio specifico: l’ , il , l’ e il .  Talcott Parsons sistema sociale quattro imperativi funzionali adattamento raggiungimento degli obiettivi integrazione mantenimento della struttura latente Dalle iniziali (in inglese) di questi quattro imperativi funzionali deriva il nome del . modello AGIL 2.  LA TEORIA CRITICA E LA SCUOLA DI FRANCOFORTE I principali studiosi appartenenti alla Scuola di Francoforte sono e . Essi cercano di dare ragione delle trasformazioni dei meccanismi di creazione e di circolazione della , sotto le spinte del capitalismo e del mercato. I due autori spiegano che il capitalismo ha applicato le regole schematiche dell’economia anche al mondo della cultura, attraverso l’ . Theodor Adorno Max Horkheimer cultura nella società di massa industria culturale Alcune critiche al modello di vita delle società capitalistiche sono elaborate ulteriormente da , che descrive un sistema basato su un : da un lato, sullo sfruttamento del lavoro con il fine di produrre merci e, dall’altro, sulla corsa sfrenata al , in base a falsi bisogni creati ad arte. Questa situazione si traduce in una e in un’esistenza in cui l’ è costituita dall’omologazione degli individui al modello capitalista e consumistico. Herbert Marcuse doppio sfruttamento consumismo società piatta unica dimensione 3. LA SCUOLA DI CHICAGO E L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO Uno dei temi che ha caratterizzato il lavoro della Scuola di Chicago riguarda le  trasformazioni della città , affrontate da  Robert Park  e  Ernest Burgess , i quali propongono un  modello di analisi delle zone concentriche  suddividendo le città in base alle differenti attività dei diversi gruppi di persone che vi abitano e vi lavorano. Tra gli anni Cinquanta e Settanta la tradizione di Chicago è stata ripresa dall’ . interazionismo simbolico La figura di maggiore spicco è , che sviluppa una prospettiva dello studio della società, compresa attraverso la come un continuo alternarsi di comportamenti da tenersi in pubblico (“ribalta”) e in privato (“retroscena”). Erving Goffman drammaturgica metafora dello spettacolo teatrale si distingue per i suoi studi di . A partire da una ricerca condotta negli anni Cinquanta sul consumo di marijuana, egli sviluppa una prospettiva particolare sulla devianza, definita come . Howard Becker sociologia della devianza teoria dell’etichettamento  >> pagina 337  4. L’APPROCCIO FENOMENOLOGICO E L’ETNOMETODOLOGIA Alfred Schütz  ha adattato l’approccio filosofico della fenomenologia alle  scienze sociali , con lo scopo principale di creare le basi per uno studio della società a partire dal  carattere intersoggettivo  dell’esperienza sociale. Il lavoro di Schütz è ripreso da  Berger  e  Luckmann , che descrivono la realtà come una  costruzione sociale , ovvero come il risultato del continuo confronto fra le  esperienze individuali  che diventano, così, una  conoscenza collettiva  alla base della vita dei gruppi sociali. Queste forme di conoscenza condivisa sono, per esempio, i  ruoli sociali . L’ fa capo al sociologo statunitense , che mette in luce come la vita sociale sia resa possibile da un costante compiuto dagli individui a partire dagli eventi caotici che essi incontrano nel corso della loro vita quotidiana. etnometodologia Harold Garfinkel lavoro implicito per ricreare un senso o un ordine condiviso