2.  Il ruolo dell’anziano nel tempo 2.1 DAL PASSATO AL PRESENTE Nel passato la vecchiaia era sinonimo di . Gli anziani rivestivano un ruolo centrale all’interno delle loro comunità di appartenenza e a loro veniva riconosciuto sommo rispetto in quanto : rappresentanti della storia, gli anziani venivano interpellati nei momenti di difficoltà e sulla base delle loro esperienze passate dispensavano consigli ai più giovani. Questi ultimi, nutrendo profonda ammirazione nei loro confronti, tenevano in considerazione le loro parole e seguivano le loro tracce. Figure di spicco, gli anziani detenevano il a cui mostrare rispetto e riconoscimento. Tutta la comunità si prendeva cura di loro e li aiutava ad affrontare le fatiche, soprattutto fisiche, dovute all’avanzare degli anni. saggezza detentori del sapere ruolo di autorità Nella società postmoderna la realtà è ben diversa. I sempre più repentini e l’importanza attribuita al giorno d’oggi alla hanno reso la società attuale “poco adatta” ai soggetti più vecchi. Nonostante il numero di anziani sia in forte crescita, essi si trovano a dover sempre più spesso fare i conti con una società che avanza troppo velocemente rispetto alle loro possibilità. Il loro sapere non basta più e la loro difficoltà a stare al passo con le novità li pone inevitabilmente in una . cambiamenti tecnologici prestazione condizione di solitudine ed esclusione Eppure l’anziano conserva delle risorse importanti che possono essere utili sia per i giovani sia per lui stesso. Il periodo dell’anzianità è un periodo nel quale, come afferma il sociologo, psicoanalista e giornalista si può riscoprire se stessi attraverso l’apertura al mondo dei giovani e la curiosità nei confronti del nuovo e di ciò che non si è mai potuto approfondire. Umberto Galimberti |  ▶ L’AUTORE  |   Approfondimento – L’anziano in culture diverse ⇒ | T1 p. 497 La vecchiaia come fase dell’ascolto Spesso il mondo della tecnologia rappresenta un ostacolo e un fattore di esclusione per gli anziani.  Umberto Galimberti l’autore Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è un importante filosofo, sociologo, psicoanalista e giornalista italiano. All’inizio della carriera è stato professore di storia e filosofia presso un liceo della sua città natale, successivamente è diventato professore presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Da diversi anni collabora con il quotidiano “la Repubblica”, su cui scrive editoriali, rubriche di attualità e approfondimenti di carattere culturale. Autore di numerosi libri, si è occupato della stesura del   (2018), opera in cui vengono spiegati e contestualizzati oltre quattromila termini inerenti a queste discipline. Dizionario di Psicologia. Psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze