L’unità in breve ANZIANITÀ E VECCHIAIA  Asset ID: 141 ( )  scum-psi-audlet-anzianita-e-vecchiaia70.mp3 Audiolettura 1. L’anzianità e le sue fasi La  popolazione mondiale sta invecchiando . Le recenti indagini demografiche rivelano un abbassamento del tasso di natalità (si fanno meno figli) e di mortalità (grazie ai progressi in campo medico e scientifico la durata della vita si è allungata). L’ Italia , in particolare, è uno dei paesi con il  più alto indice di vecchiaia  al mondo. Grazie al miglioramento della speranza di vita, quella che prima veniva definita terza età, a partire dai 65 anni, adesso si articola in diverse fasi: la (anni dell’anziano), dai 65 ai 75 anni, periodo in cui solitamente non si riscontrano ancora troppe problematiche a livello fisico e cognitivo e in cui gli anziani possono riorganizzare la propria vita; terza età la (anni del vecchio), dai 75 ai 90 anni, vede l’anziano confrontarsi con i propri limiti, ridurre le attività, sperimentare talvolta la solitudine e fare bilanci sulla propria esistenza; quarta età infine la (anni del grande vecchio), a partire dai 90 anni, caratterizzata da poche risorse ed energie. quinta età 2. Il ruolo dell’anziano nel tempo Nel passato la vecchiaia era sinonimo di  saggezza : l’anziano, grazie alla sua esperienza, deteneva l’autorevolezza del sapere e godeva di un  profondo rispetto  da parte della comunità, venendo interpellato nei momenti di difficoltà. Al giorno d’oggi, invece, l’avvento e il repentino  sviluppo della tecnologia  ha fatto sì che gli anziani si sentano in difficoltà a stare al passo con i tempi, percependo un senso di  disorientamento  e talvolta di  esclusione . Uno dei compiti fondamentali che gli anziani svolgono nella società odierna è quello dei : ruolo grazie al quale garantiscono continuità a livello di affetti familiari, punti di riferimento, aiuto e sostegno economico. nonni 3. L’incontro con la fine della vita Con l’avvento della vecchiaia aumentano le riflessioni sulla fine della vita e si tende a  elaborare l’idea della morte . Alcuni studi hanno dimostrato che la morte viene in realtà temuta di meno dagli anziani rispetto a persone che si trovano in altri periodi della vita. Ciò che viene temuto, in realtà, è il processo che porta alla morte, con l’eventuale solitudine e sofferenza. Nella  società postmoderna , inoltre, si registra una sorta di  negazione  della morte, essendosi allungato anche in età molto avanzata il periodo di sopravvivenza.  >> pagina 501  4. Il decadimento cognitivo La terza età comporta molto spesso un  declino delle capacità cognitive . Questo decadimento può configurarsi come demenza o come declino cognitivo lieve. La  demenza  comporta la progressiva compromissione delle abilità cognitive, fino all’impossibilità di svolgere attività quotidiane; essa può essere  irreversibile  o  reversibile . Il  declino cognitivo lieve  comprende una serie di deficit cognitivi che non impediscono il normale svolgimento delle attività quotidiane. L’obiettivo principale delle soluzioni al decadimento cognitivo riguarda soprattutto i tentativi di  rallentamento  di tale processo. Il è la forma più comune di demenza degenerativa, che si presenta inizialmente con la , alla quale seguono altri sintomi, quali il disorientamento o la difficoltà a pronunciare parole, fino alla da parte del soggetto che ne è affetto. Attualmente non esiste una cura, ma terapie finalizzate a un rallentamento della malattia. morbo di Alzheimer perdita di memoria perdita di autonomia 5. CAMBIAMENTI E SOFFERENZE PSICHICHE IN TARDA ETà Come ogni altra fase della vita, anche l’età avanzata è caratterizzata da alcune  trasformazioni . In primo luogo cambia il  rapporto con il proprio corpo , che torna a essere centrale, poiché presenta alcuni impedimenti che obbligano il soggetto anziano a comprendere di non poter più svolgere alcune attività che prima erano usuali. In secondo luogo tali impedimenti comportano una revisione delle proprie  relazioni con gli altri  e soprattutto la necessità di  chiedere aiuto  e di sentirsi talvolta dipendente dai propri cari. Questi cambiamenti, se non elaborati, possono talvolta provocare  malumori  e influire negativamente sulla serenità della vecchiaia. Le trasformazioni che si verificano in tarda età incidono spesso sul dei soggetti anziani. La consapevolezza di non poter più tornare indietro e di non poter più rivolgere lo sguardo al futuro per fare progetti spesso sfocia in o . Il soggetto anziano guarda al passato e inevitabilmente fa un , provando talvolta . Spesso anche il incontra qualche difficoltà, perché l’anziano si sente incompreso, e ciò provoca e . Nei casi di stati particolarmente ansiosi o depressivi può essere utile impostare una per mantenere alto il tono dell’umore e poter guardare alla vita con maggior serenità. tono dell’umore crisi depressive stati d’ansia bilancio della propria vita rimpianto e malinconia rapporto con gli altri rabbia solitudine cura psichiatrica