1.4 GLI SPAZI URBANI Oltre alla migrazione nelle città, un altro dei temi centrali dell’antropologia urbana contemporanea è quello dei . Secondo una delle maggiori antropologhe urbane statunitensi, | Vedi |, per comprenderne le dinamiche, è necessario studiare lo spazio urbano attraverso due prospettive complementari: conflitti relativi agli usi e ai significati degli spazi urbani Setha M. Low L’AUTRICE come ( ), cioè prodotto dagli attori e dalle forze sociali che contribuiscono a crearlo nel suo aspetto fisico tramite le politiche e i progetti intrapresi da amministratori, imprenditori, architetti ed enti di pianificazione; produzione sociale social production come ( ), cioè costruito attraverso memorie, narrazioni condivise, incontri, scambi e usi quotidiani che contribuiscono a dargli un significato | Vedi |. costruzione sociale social construction APPROFONDIAMO Spesso vi sono tensioni tra queste due forze, che si manifestano in circa di un determinato spazio. conflitti e contestazioni gli usi e le rappresentazioni simboliche : Low offre l’esempio di Plaza de la Cultura, una piazza costruita nel 1973 a San José, nello Stato centroamericano del Costa Rica. Secondo la visione del governo, la piazza (uno spazio aperto progettato secondo criteri architettonici europei) doveva incarnare la nuova anima moderna e internazionale del paese e, al contempo, celebrarne la cultura indigena ospitando un museo di arte precolombiana. Low svolge la sua ricerca pochi anni dopo la costruzione della piazza, intervistando e osservando gruppi di frequentatori diversi per età, genere, provenienza ed estrazione sociale. Scopre così che sono soprattutto i turisti e i giovani a trovarsi più a loro agio in questo nuovo spazio urbano: i primi si affollano intorno alle bancarelle di souvenir e, a volte, vi ritornano la notte in cerca di incontri sessuali; i secondi lo vivono come uno spazio di aggregazione dove possono finalmente ascoltare musica importata dagli Usa e praticare la . Altri residenti invece non frequentano volentieri la piazza, la trovano scomoda o addirittura pericolosa.Queste percezioni sono rafforzate dalle notizie che circolano sui media locali e dalla presenza costante di guardie in uniforme pronte a fermare chiunque possa causare disturbo, come i poveri che chiedono l’elemosina o i venditori sprovvisti di permesso regolare. Low ne conclude che, rispetto ad altre piazze storiche della città, Plaza de la Cultura è uno spazio prodotto per ospitare attività di consumo e intrattenimento e per servire gli interessi economici e culturali di un’élite internazionale. Ciò è confermato dal fatto che molti Josefinos preferiscono frequentare altre piazze della città e dalle narrazioni locali circa la presunta insicurezza e pericolosità di Plaza de la Cultura. ESEMPIO break dance Plaza de la Cultura, nel centro cittadino di San José, in Costa Rica, è un esempio di come i luoghi urbani siano in partenza il frutto di una produzione pianificata da parte di politici e architetti, ma successivamente vengano associati a rappresentazioni, significati e simboli interiorizzati da parte di chi li vive. L’AUTRICE – SETHA M. LOW Setha M. Low (n. 1948) è un’antropologa statunitense originaria di Los Angeles, California. Dopo essersi laureata in psicologia al Pitzer College, nel 1976 ottiene un dottorato in antropologia presso l’università della California, Berkeley, con una ricerca sulla città di San Josè, Costa Rica. Nei decenni successivi insegna antropologia e pianificazione urbana presso l’University of Pennsylvania, e si dedica a indagare le trasformazioni degli spazi metropolitani pubblici e privati svolgendo ricerche sulle piazze, i parchi pubblici e i quartieri fortificati soprattutto negli Stati Uniti. Al tempo stesso, acquisisce fama internazionale grazie alla pubblicazione di volumi che raccolgono i contributi di diverse discipline allo studio delle città e degli spazi urbani. Dal 1988 insegna psicologia ambientale e antropologia culturale alla City University di New York, dove dirige un gruppo di ricerca sugli spazi pubblici. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo (“Teorizzando la città”) del 1999, un testo chiave dell’antropologia urbana. Nasce a Los Angeles Ottiene il dottorato in antropologia presso l’universita della California, Berkeley Insegna antropologia e pianificazione urbana presso l’University of Pennsylvania Ottiene la cattedra di antropologia e psicologia alla City University di New York Pubblica Theorizing the City 1948 1976 1976-1988 1988 1999 Theorizing the City