Agli inizi della riflessione sociologica, il concetto di comunità era stato contrapposto a quello di società per sottolineare il divario che si stava creando tra le forme di relazione premoderna o rurale, come nel caso delle famiglie di contadini che vivevano la loro intera vita in un villaggio, e le nuove relazioni innescate dal processo di industrializzazione, specialmente nel corso dell Ottocento. Tali relazioni, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, si stavano diffondendo di pari passo con lo sviluppo delle città metropolitane e la nascita delle grandi fabbriche centralizzate, che erano percepite e vissute come impersonali, distaccate e individualistiche. Nel 1887, Ferdinand T nnies (1855-1936), in un libro dal titolo Comunità e società, descrisse le conseguenze della modernizzazione sulle relazioni interpersonali. Secondo il sociologo tedesco, le relazioni tipiche di una comunità, diffuse in epoca premoderna in contesti rurali e in piccoli villaggi, apparivano più intime e naturali di quelle delle città moderne. Al contrario, le relazioni che si stavano sviluppando nelle città moderne e industriali, tipiche di una società, apparivano guidate da logiche utilitaristiche e individualistiche. La sociologia cominciò così a ritenere che, restituendo protagonismo al singolo individuo e alle sue capacità di scelta e di azione, le relazioni tra persone non dovessero per forza rispettare vincoli di natura familiare o di vicinanza territoriale, ma potessero essere espressione di una libertà individuale molto più ampia. Non a caso, Durkheim vide, nella città moderna, il luogo delle relazioni impersonali regolate da forme di solidarietà organica, che egli contrapponeva alle precedenti forme di solidarietà meccanica, tipiche delle comunità tradizionali rurali. Negli ultimi decenni, il termine comunità è stato recuperato con accezioni in parte diverse: ora viene utilizzato nel senso di comunità locale o, ancora più in generale, per riferirsi a un particolare contesto socio-territoriale in cui vivono le persone. Inoltre, parlare oggi di legami di tipo comunitario significa spesso sottolineare la vicinanza, la reciprocità e la fiducia che vengono a crearsi tra persone che costruiscono le loro relazioni a partire da un forte senso di appartenenza. infatti ricorrente sentire parlare di comunità etnica, Durante la Rivoluzione industriale, in basata sull appartenenza a una zona geografica e a sociologia, il termine comunità è servito una particolare cultura; di comunità professionale, a descrivere le aggregazioni dei piccoli villaggi rurali (come quello rappresentato riferita a persone che condividono lo stesso lavoro; e nell immagine) in contrapposizione alle anche di comunità di Facebook o di Instagram, conascenti società metropolitane. Litografia stituita da coloro che utilizzano questi social media. stampata da Currier & Ives (1834-1907). | Come funziona la società? | 153