(1925-2017), uno dei più noti sociologi europei contemporanei, ha messo in luce come la globalizzazione sia un processo che, promettendo l’uguaglianza e le pari opportunità tra tutti i cittadini del pianeta, nei fatti riproduce e rafforza differenti forme di . Secondo Bauman, infatti, l’impatto della globalizzazione renderebbe ancora più ampio il divario tra quella parte di popolazione mondiale che ha accesso ai beni, ai servizi e ai profitti offerti da un mercato sempre più globale e quella parte che invece ne rimane esclusa. La globalizzazione, inoltre, accentua ulteriormente le , poiché nei paesi più poveri essa favorisce lo sfruttamento della forza lavoro a basso costo, impiegata dalle multinazionali nel tentativo di risparmiare sui costi di produzione. Peraltro, proprio attraverso queste forme di delocalizzazione della produzione, la globalizzazione induce una perdita dei posti di lavoro nei paesi occidentali. Queste riflessioni sono solo una piccola parte delle critiche espresse dal | Vedi |, che, a partire dalla fine del ventesimo secolo, sia attraverso libri, come il noto volume , pubblicato nel 2000 dalla giornalista | Vedi |, sia attraverso manifestazioni e cortei di protesta vuole porre all’attenzione di tutti il problema dell’aumento delle diseguaglianze su scala globale e delle conseguenze della globalizzazione sull’ambiente e sulle comunità locali. Zygmunt Bauman disuguaglianza su scala globale diseguaglianze tra i lavoratori dei vari paesi del mondo movimento no global APPROFONDIAMO No Logo Naomi Klein L’AUTRICE L’AUTRICE – NAOMI KLEIN Scrittrice e giornalista canadese nata a Montreal nel 1970, Naomi Klein diventa famosa in tutto il mondo a seguito della pubblicazione nel 2000 di , considerato il manifesto del movimento di opposizione alla globalizzazione. Secondo la tesi espressa in questo testo, all’interno di un’economia di mercato globale, il , ovvero la marca, diventa molto più importante della merce stessa. Inoltre, il controllo del commercio mondiale da parte delle multinazionali aumenta lo sfruttamento di alcune aree del pianeta e peggiora la vita di milioni di lavoratori in tutto il mondo. Qualche anno dopo la pubblicazione di , Klein si schiera apertamente contro l’amministrazione statunitense, accusandola di aver causato la guerra in Afghanistan e Iraq allo scopo di portare nel paese il proprio dominio economico. Negli ultimi anni pubblica testi contro le politiche economiche protezioniste di Trump e si concentra sullo studio di specifici movimenti sociali. No Logo brand No Logo