PAROLA D AUTORE Ogni discriminazione o persecuzione degli stranieri, interni o esterni, viene tradizionalmente attuata mediante il ricorso a meccanismi di vittimizzazione dell aggressore e colpevolizzazione delle vittime. Gli aggressori sono solitamente vittime di torti da raddrizzare o cittadini deboli o abbandonati dalle istituzioni che si coalizzano per fare giustizia; mentre gli aggrediti o i discriminati sono corpi estranei, invasori, corruttori o comunque nemici della società in difesa. Spesso, il ruolo di difensori o vendicatori della società offesa viene assunto dagli imprenditori morali, avanguardie che si accollano il compito di scuotere un opinione pubblica passiva e inconsapevole. Talvolta, singole istituzioni o centri di potere influenti mobilitano, mediante denunce appropriate, la società contro individui o gruppi. La colpevolizzazione delle vittime assume naturalmente forme diverse e varie di intensità a seconda dell organizzazione politica della società, dell esistenza e della forza di un opinione pubblica indipendente dal potere politico. La persecuzione degli stranieri, interni (eretici, streghe e devianti di ogni tipo) o esterni (ebrei e zingari), è un fenomeno ricorrente della storia europea. Le prime crociate, e soprattutto quelle popolari, erano accompagnate da una risoluta caccia agli ebrei, come ricordano le cronache del tempo. [ ] Se in passato questo tipo di paura collettiva ha alimentato le forme estreme di razzismo, oggi rinasce come preoccupazione di senso comune nella richiesta di controlli medici degli stranieri e si esprime in una patologizzazione degli stranieri in quanto tali. [ ] Oggi, diversamente dai tradizionali nemici esterni e interni, i migranti entrano in contatto con società ufficialmente laicizzate ed estranee 292 | unità 3 | ai miti collettivi. In esse operano però imprenditori morali infinitamente più efficaci che in passato, capaci non solo di comunicare istantaneamente la paura a un numero enorme di persone, ma anche di alimentarla e in alcuni casi di crearla: i mezzi di comunicazione di massa. Dicerie, leggende metropolitane, pregiudizi e paure circolanti nelle società locali possono diventare, per effetto dell informazione di massa, prima risorse simboliche e poi verità sociali oggettive. Stereotipi che probabilmente hanno sonnecchiato per secoli nella memoria collettiva lo straniero come untore, vagabondo incontrollabile, orco, ladro di bambini o stupratore di donne tornano in circolo grazie ai media e trovano conferma in episodi di cronaca nera, veri o falsi, reali o virtuali, ma comunque ideali per alimentare le paure profonde. Rispondi 1. Chi sono secondo l autore gli imprenditori morali che contribuiscono a colpevolizzare i migranti? 2. Che cosa unisce le persecuzioni di ebrei o zingari nel corso della storia con le accuse ai migranti di oggigiorno? 3. Ti vengono in mente esempi, nel mondo contemporaneo, di come gli stranieri vengono colpevolizzati da parte di qualche imprenditore morale?
T3 – Alessandro Dal Lago, Gli imprenditori morali della macchina della paura