Si può dunque affermare che la comunicazione veicolata dai mass media è caratterizzata da un tra emittente di un contenuto e il pubblico. Un’altra delle caratteristiche dei mezzi di comunicazione di massa è, dunque, una tra i e quello dei . Infatti, a differenza della comunicazione che avviene tra individui, nel mondo delle comunicazioni di massa è possibile , che sono in generale professionisti della comunicazione: autori, scrittori, artisti e così via. Dall’altro lato del processo di comunicazione troviamo invece , che non partecipano direttamente alla creazione dei contenuti e che hanno il ruolo di consumare (o fruire) i contenuti che sono creati dai professionisti. rapporto asimmetrico netta separazione produttori dei contenuti simbolici fruitori o consumatori di questi contenuti identificare i produttori di contenuti i pubblici 2.4 DAL LIBRO STAMPATO CON CARATTERI MOBILI ALLA TELEVISIONE Sebbene i mass media siano associati alla società contemporanea, la loro evoluzione storica è invece molto più lunga e ci riporta indietro nel tempo fino all’invenzione, a metà del XV secolo, di una delle più longeve tecnologie mediali: il libro stampato, un oggetto molto antico ma ancora attuale. Il libro stampato con “ ” fu, infatti, messo a punto dal tedesco Johannes Gutenberg nel 1455 assemblando alcune tecnologie allora già esistenti. Fino ad allora i libri non venivano stampati in tante copie, ma erano scritti a mano, copia per copia, da lavoratori specializzati: gli amanuensi. Questi erano soprattutto religiosi che vivevano in monasteri, dediti alla conservazione dei codici e dei libri ritenuti degni dalla Chiesa. L’idea rivoluzionaria di Gutenberg comportò la possibilità di riprodurre in modo molto veloce . L’operazione di stampa si è successivamente diffusa dando il proprio nome al ramo dei media che include, oltre ai libri, i giornali, le riviste e altre forme minori (per esempio, i volantini pubblicitari). caratteri mobili centinaia di libri tutti uguali e dal costo più contenuto : tecnica introdotta da Gutenberg che consisteva nell’assemblare su una lastra di metallo i caratteri che componevano un’intera pagina; quindi la lastra veniva cosparsa di inchiostro e poi pressata su un foglio bianco. I caratteri, mobili, venivano utilizzati per comporre nuove pagine. stampa a caratteri mobili Le conseguenze dell’invenzione della stampa nella società sono state incalcolabili. Intanto, la produzione e la trasmissione della conoscenza uscivano dal chiuso dei monasteri e, quindi, vecchie e nuove idee potevano diffondersi al di fuori dello stretto controllo ecclesiastico. Non a caso, uno dei primi libri stampati a caratteri mobili fu la Bibbia, tradotta per la prima volta in volgare da Martin Lutero, colui che guidò la riforma protestante in opposizione al cattolicesimo della Chiesa di Roma. Una copia della Bibbia di Gutenberg, il primo libro stampato a caratteri mobili, conservata alla Morgan Library & Museum di New York.