microblogging: è una particolare forma di comunicazione online che consiste nell inviare, attraverso specifiche piattaforme, brevi stringhe di testo catalogabili in base a parole chiave (dette anche hashtag). gitali incentrati sulla creazione di relazioni tra gli utenti che consentono alle persone di comunicare direttamente tra di loro. Tra i più popolari social media vi sono, oltre a quelli appena citati, anche il servizio di microblogging Twitter (nato nel 2006), quello di messaggistica WhatsApp (2009) e quello basato sull uso delle immagini Instagram (2010). La crescita della popolarità dei social è stata fenomenale e questi nuovi media sono diventati strumenti utilizzati da miliardi di persone al mondo, soprattutto attraverso gli smartphone, ormai presenti nelle tasche di quasi tutti i cittadini. La diffusione della rete Internet e dei social media ha avuto grande influenza anche nel mondo del lavoro e soprattutto nelle forme con cui le persone si relazionano tra loro, rendendo così concreta l idea intravista decenni prima da Marshall McLuhan di un villaggio globale elettronico in cui tutti gli abitanti del mondo sono istantaneamente connessi tra loro: si stima, infatti, che nel 2019 ben 4.4 miliardi di persone siano più o meno connesse a Internet. Tuttavia, esistono delle differenze ben marcate tra chi accede a Internet e chi non ne ha le possibilità | APPROFONDIAMO|. APPROFONDIAMO IL DIVARIO DIGITALE Con l espressione divario digitale (traduzione dell inglese digital divide) si intende la distribuzione non uniforme dell uso delle tecnologie informatiche nella società. Il divario digitale include, in primo luogo, la differenza nell utilizzo del computer e nell accesso a Internet tra le popolazioni dei paesi industrializzati, dove questi strumenti sono molto diffusi, e gli abitanti dei paesi in via di sviluppo (per esempio, larga parte degli Stati africani), dove invece sono ancora pochi coloro che usano il computer e si connettono a Internet. Il divario digitale riguarda, però, anche gruppi sociali diversi all interno dei singoli paesi e si traduce nel fatto che le fasce della popolazione più svantaggiate, che non hanno potuto studiare, hanno maggiori difficoltà a usare il computer e ad accedere a Internet. In generale, si ritiene che queste differenze rafforzino altri tipi di diseguaglianze: infatti, non sapere usare un computer o non sapere come accedere a Internet rende più difficile trovare un lavoro adeguato e influisce anche sulla possibilità di viaggiare, di divertirsi e di relazionarsi con altre persone. I problemi legati al divario digitale vennero posti all attenzione a metà degli anni Novanta, durante 332 | unità 4 | la prima fase di diffusione di Internet. Più recentemente, con la diminuzione dei costi delle tecnologie e la diffusione pervasiva di strumenti portatili come gli smartphone, il divario digitale si è ulteriormente ampliato, non riguardando più solamente la possibilità di accedere alla rete, ma anche il possesso delle competenze e conoscenze richieste per sfruttare appieno tutte le potenzialità di questo mezzo. Assistiamo, infatti, attualmente, a un grande divario tra coloro che sanno usare Internet solo per attività molto basilari e coloro che possiedono le competenze per creare un sito web, gestire attivamente un proprio profilo online, o fare ricerche complesse su temi molto specialistici.