, e le forme di produzione collettiva in rete Crowdsourcing crowdfunding (“produzione collettiva”) è un termine coniato nel 2006 dal giornalista statunitense Jeff Howe in un articolo apparso sulla rivista “Wired”, che lo definì come un reso possibile dal web e basato sul contributo dato da una rete distribuita di persone alla produzione di beni materiali o immateriali. Come scritto da Howe, il consiste nel «prendere un lavoro che tradizionalmente viene eseguito da una persona e distribuirlo a un gruppo di persone indefinito ma generalmente numeroso». : quando nel 2008 venne aperto l’App Store, il primo mercato online di applicazioni per smartphone, Apple permise agli sviluppatori amatoriali di poter mettere in vendita i propri prodotti, dal cui prezzo Apple tratteneva una percentuale. In tal modo, l’azienda riuscì ad attirare bravi sviluppatori a un costo decisamente più basso di quello che avrebbe dovuto pagare assumendo del nuovo personale. Il (“finanziamento collettivo”) si riferisce invece a un gruppo di persone che mette il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di che utilizza le tecnologie digitali per mobilitare persone e risorse. Le piattaforme di servono infatti a mettere in contatto chi ha un progetto da proporre con una , fornendo informazioni sul progetto, sulle quote di finanziamento ammesse e sul tipo di ricompensa prevista per i finanziatori in caso di successo. Tale ricompensa può essere dei tipi più vari, a seconda del progetto e della misura in cui lo si è finanziato: da una semplice cartolina di ringraziamento, sino all’oggetto che si è contribuito a realizzare o a una percentuale sui profitti ricavati dalle vendite. In Europa il fenomeno del è in continua crescita e l’Italia, insieme a Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi, è tra i paesi più attivi. La prima piattaforma italiana di nacque nel 2005: si chiamava “Produzioni dal Basso” e serviva a raccogliere finanziamenti per le autoproduzioni culturali. Ma è stato dopo il 2010 che il fenomeno si è visibilmente diffuso: nel 2018, le piattaforme italiane di erano ormai un centinaio. Per fare qualche esempio, fra le più attive si può citare Musicraiser, che raccoglie fondi per finanziare progetti musicali, oppure School Raising, che sostiene progetti innovativi promossi e attuati nelle scuole. Cineama, infine, è una piattaforma rivolta a progetti cinematografici indipendenti che unisce e : nata come piattaforma di per la scrittura collaborativa di sceneggiature e la diffusione di film indipendenti, nel tempo ha iniziato a promuovere anche raccolte fondi per la produzione e promozione di film, documentari e cortometraggi. Sono quindi due gli elementi che più di altri caratterizzano la : l’ e, anche grazie a queste, la all’interno dei processi economici e produttivi. Crowdsourcing nuovo modello di business crowdsourcing ESEMPIO crowdfunding finanziamento “dal basso” crowdfunding “folla” di finanziatori crowdfunding crowdfunding crowdfunding crowdfunding crowdsourcing crowdsourcing sharing economy ampio uso di tecnologie digitali riconfigurazione del ruolo dei consumatori