Tuttavia, la moda non riguarda semplicemente le tendenze in fatto di musica, vestiario, acconciatura o cibo. un fenomeno espressivo che favorisce il diffondersi delle novità e di particolari forme d identità sociale, sollecitando tanto la produzione economica, quanto il consumo collettivo e individuale. A livello di tendenze giovanili, per esempio, negli anni Novanta andava di moda il grunge, caratterizzato da capelli lunghi, camicie a quadri in flanella, musica rock, anfibi, piercing e jeans tagliati alle ginocchia. In tempi più recenti, una delle tendenze è stata rappresentata dalla moda hipster, fatta di musica indie, biciclette, pantaloni a vita alta, barbe lunghe per gli uomini e tatuaggi. In termini sociologici, è importante notare come in entrambi i casi quella che era la tendenza non abbia influenzato solo il vestiario, ma abbia dato impulso a interi settori di mercato, come quello dei tatuaggi, delle biciclette, dei piercing o dei barber shop oggi tanto diffusi. Inoltre, in entrambi i casi la moda ha legittimato e istituzionalizzato alcune pratiche sociali, come l andare in bicicletta, nonché alcune forme identitarie: se negli anni Novanta poteva essere stigmatizzante avere un tatuaggio o un piercing, oggi è del tutto normale incontrare persone visibilmente tatuate o con dei piercing, tanto in strada quanto nei negozi, in banca o negli uffici pubblici. Qualsiasi analisi della società contemporanea deve dunque fare i conti con la logica della moda e la centralità che essa ha nelle nostre esperienze quotidiane. Quale processo sociale, la moda è responsabile del posizionamento degli individui all interno di un mondo di oggetti, luoghi, situazioni, simboli e pratiche che concorrono in vario modo a formare la realtà sociale. Così, tanto il seguire la moda quanto il mantenersi indifferenti o criticarla diventano per gli individui canali importanti attraverso i quali costruire e dimostrare la loro differente identità sociale e individualità. Il sociologo classico Georg Simmel sottolineava come la moda non riguardasse solo gli stili di abbigliamento, ma fosse un fenomeno essenziale per riuscire a spiegare due tendenze tipiche ma contraddittorie della vita nelle società complesse: la tendenza all imitazione degli altri e, quindi, all omologazione, e la necessità di distinzione, e quindi l affermazione della differenza della propria individualità dalla massa. Per Simmel, nella moda si osserva come la dimensione individuale e quella collettiva si attraggano e si respingano allo stesso tempo, permettendo un movimento dinamico tra conservatorismo e nuove forme espressive. in tale movimento dinamico che possono prendere forma le sottoculture. Come già detto, tradizionalmente la moda è stata trainata dalle classi superiori, che dettavano lo stile dominante, emulato poi dalle classi inferiori. A partire dal secondo dopoguerra, con il formarsi di una nuova categoria sociale, quella dei teen-ager ( giovani ), e del tempo libero a disposizione come risorsa collettiva, e non solo delle classi abbienti, che non avevano necessità di lavorare, la moda diventa qualcosa di più complesso. In particolare, accade | Una società sempre più digitale | 387