Il metodo Pilates Il metodo Pilates prende il nome dal suo creatore, Joseph Pilates, che lo ideò all inizio del Novecento con l obiettivo di raggiungere la perfetta padronanza del movimento del corpo. Si tratta di un sistema di allenamento che comprende oltre 500 esercizi, a corpo libero o praticati con l ausilio di attrezzi. La tecnica, in genere personalizzata, prevede la tonificazione degli addominali, delle fasce muscolari profonde della colonna vertebrale e della pelvi, la cosiddetta Power House (addominali, obliqui, trasverso, glutei, gran dorsali, quadrati dei lombi). In tutti gli esercizi è necessario trovare un punto d equilibrio tra diaframma e pavimento pelvico (tessuti muscolari e connettivali alla base della pelvi e del perineo). Il metodo prevede una serie di protocolli standard di esercizi personalizzabili: livello base, intermedio, avanzato e superavanzato. Il lavoro pone grande attenzione alla postura e viene spesso effettuato in scarico, permettendo il mantenimento di un corretto allineamento della colonna vertebrale. Approfondimento Il metodo Pilates: storia e principi Roll down, rotolamento Hundred, esercizio base Single leg stretch, allungamento con una gamba approfondimento I sei principi del Pilates 1. Il controllo della respirazione: una respirazione profonda e regolare è essenziale per un movimento fluido. Normalmente si utilizza circa la metà della capacità dei polmoni. Una tecnica di respirazione corretta attiva la muscolatura profonda e induce a eseguire i movimenti con ritmo, riducendo lo sforzo. 2. Il baricentro, come centro di forza e di controllo di tutto il corpo: per essere efficaci, tutti i movimenti devono partire dalla zona dell ombelico, che è chiamata Power House, situata tra addome, schiena, diaframma e pavimento pelvico. Per attivare questo centro occorre introflettere l ombelico verso la colonna vertebrale. 3. La precisione del movimento: esecuzioni lente e controllate. Tutti i movimenti si eseguono con molta attenzione alla posizione di parten- za, all allineamento delle articolazioni e curando la posizione d arrivo 4. La concentrazione: la mente deve essere il supervisore per ogni singola parte del corpo. importante quindi centrare l attenzione su di sé, isolandosi dal mondo esterno. Spesso si propongono delle visualizzazioni per immagini mentali che aiutano a comprendere la corretta esecuzione dell esercizio. 5. Il controllo di ogni parte del corpo; non a caso in origine il sistema si chiamava Contrology. Concentrandosi sul controllo si utilizzeranno meglio i muscoli agonisti, si impegneranno correttamente i sinergici e si disperderanno meno energie, sviluppando i movimenti in coordinazione ed equilibrio. 6. La fluidità: nella sua forma più eccelsa il Pilates è poe sia in movimento (da Pilates, la promessa di un corpo nuovo di Alycea Ungaro). Il corpo si deve muovere liberamente, seguendo un proprio ritmo regolare di contrazione e allungamento. 2 Il muscolo: il motore del movimento 179