Canto XI Struttura dell Inferno e ripartizione delle colpe TEMPO LUOGO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, verso le tre del mattino L alta ripa che separa sesto e settimo cerchio PECCATORI Eretici PENA G iacciono in sepolcri infuocati. Tale pena (cioè il patire in eterno dentro un monumento funerario) è giusto contrappasso per chi in vita ha creduto che l anima morisse con il corpo. Il fuoco ricorda inoltre quello dei roghi sui quali venivano bruciati gli eretici. Canto 11 PERSONAGGI Dante Virgilio Anastasio II papa Sommario « (vv. 1-12) La tomba di papa Anastasio II Arrivati sull orlo dell Inferno Dante e Virgilio, al fine di abituare il senso dell olfatto al fetore che dalla voragine si leva, si concedono una sosta davanti alla tomba di Anastasio II, papa dal 496 al 498, eretico. « (vv. 13-66) La struttura dell Inferno Virgilio approfitta dell occasione per spiegare a Dante la struttura fisica e morale del basso Inferno. Nei tre cerchi successivi, settimo, ottavo e nono, sono puniti i peccati di violenza e di frode. I violenti del settimo cerchio sono disposti in tre gironi, a seconda che abbiano compiuto violenza contro il prossimo (come omicidi e predatori), contro se stessi (suicidi e scialacquatori) o contro Dio, natura e arte (bestemmiatori, sodomiti, usurai). I fraudolenti, puniti nei cerchi ottavo e nono, sono suddivisi in fraudolenti verso chi non si fida (ipocriti, indovini, falsari, simoniaci, ruffiani, barattieri ecc.) e verso chi si fida (traditori). « (vv. 67-115) I peccati di incontinenza e usura Dante domanda perché non siano puniti dentro la città di Dite i peccatori dei primi cinque cerchi. Virgilio gli risponde richiamandosi all Etica Nicomachea di Aristotele, secondo cui le disposizioni umane che spingono al male sono tre: l incontinenza, la malizia e la matta bestialità; la prima è meno grave, perché non ha come scopo di recare ingiuria agli altri, e quindi i peccatori per incontinenza sono posti fuori della città di Dite. Infine Dante chiede spiegazioni sull usura, perché sia ritenuta un peccato contro Dio e non contro il prossimo. Virgilio spiega che l uomo deve trarre sostentamento dal proprio lavoro e chi, come l usuraio, contravviene a questa regola offende Dio. Ma è quasi l alba, è ora di rimettersi in cammino. BURRATO