Laureato in Lettere moderne con tre perfezionamenti in letteratura e in linguistica, giornalista, scrittore, blogger, conduttore radiofonico, Giovanni Fighera (Monza, 1971) è docente di Italiano e Latino nella Scuola secondaria e collabora con il dipartimento di Filologia Moderna dell’Università Statale di Milano.

Giovanni Fighera

Laureato in Lettere moderne con tre perfezionamenti in letteratura e in linguistica, giornalista, scrittore, blogger, conduttore radiofonico, Giovanni

Bolognese, è stata docente di Italiano e autrice di successo. Ha firmato alcuni dei più importanti volumi per Zanichelli.

Beatrice Panebianco

La Divina Commedia celebra il viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, con un’esposizione chiara e accessibile dei suoi contenuti. Ognuno dei cento canti è presentato integralmente, accompagnato da parafrasi e note che enfatizzano l'interpretazione allegorica; pertanto si incoraggia lo studio del testo fino al quinto anno con il Paradiso. Il testo guida gradualmente gli studenti e le studentesse nell’analisi di un testo poetico, grazie anche alle rubriche Dante maestro di retorica e Altre pagine altri percorsi. Mappe concettuali inclusive per i canti principali e tredici brevi filmati rendono i contenuti accessibili a tutti.

Dante: la vita e le opere

Parole in chiaro: Giubileo – Il libro dei libri: la Bibbia

INFERNO

La topografia morale dell’Inferno

CANTO I – La selva oscura

Dante maestro di retorica –  – L’allegoria e il simbolo

Orientarsi nel canto I

Personaggi principali: Publio Virgilio Marone

Parole in chiaro: Lonza, leone, lupa – Volume – Maestro – Autore

Analisi e interpretazione

Verso l’Invalsi – Per la comprensione e le competenze

Verso l’esame di Stato – Allenarsi alla prima prova

Tipologia A – Le tre fiere: la simbologia della Commedia (Inf, vv. 31-66)

SCHEDE – Il simbolismo medievale

Tipologia B – La scelta di Virgilio come guida

Verso l’esame di Stato – Allenarsi per l’orale

Istruzioni per un commento al canto I

CANTO II – Le tre donne benedette

Orientarsi nel canto II

Personaggi principali: Beatrice, Santa Lucia, Maria

Parole in chiaro: Muse - Folle

Tipologia A – Tanto gentile e tanto onesta pare

SCHEDE – Lettura di Tanto gentile e tanto onesta pare

CANTO III – Caronte

Dante maestro di retorica – La similitudine e la metafora

Orientarsi nel canto III

Personaggi principali: Celestino V, Caronte

Parole in chiaro: Città dolente – Segrete - Acheronte

Altre pagine altri percorsi – «Come le foglie». La similitudine dell’uomo e delle foglie nella letteratura antica e contemporanea

CANTO IV – Il limbo

Gli illustratori della Commedia – Gustave Doré

CANTO V – Paolo e Francesca

Orientarsi nel canto V

Personaggi principali: Francesca e Paolo, Minosse, Semiramide, Didone e Cleopatra, Elena e Paride, Achille, Tristano

Parole in chiaro: Cor gentil

Altre pagine altri percorsi – La metamorfosi di Francesca. Da peccatrice-adultera a romantica paladina della libertà e dell’amore

Tipologia B – Amore e libero arbitrio

CANTO VI – Ciacco

Dante maestro di retorica – La parodia, il grottesco e il caricaturale

Orientarsi nel canto VI

Personaggi principali: Cerbero, Ciacco, Pluto

Parole in chiaro: Profani – Mostrocci – Attoscare

Altre pagine altri percorsi – «Fiera crudele e diversa». Cerbero, cane-custode degli Inferi nella letteratura antica

Tipologia B – L’Italia, terra delle città

CANTO VII – La palude Stigia

CANTO VIII – Filippo Argenti

Dante maestro di retorica – L’anastrofe, l’iperbato e l’hysteron proteron

CANTO IX – La città di Dite

CANTO X – Farinata degli Uberti

Dante maestro di retorica – La captatio benevolentiae

Orientarsi nel canto X

Personaggi principali: Guelfi e ghibellini, Farinata degli Uberti, Cavalcante dei Cavalcanti e Guido Cavalcanti, Federico II, Ottaviano degli Ubaldini, Epicuro

Parole in chiaro: Calle – Patrïa

Dante maestro di retorica – La tenzone: risponder per le rime

Tipologia A – Tra i sepolcri degli eretici (Inf. vv. 1-48)

SCHEDE – L’epicureismo nel Medioevo

Tipologia B – L’arte di creare un personaggio

CANTO XI – Struttura dell’Inferno e ripartizione delle colpe

Gli illustratori della Commedia – Priamo della Quercia

CANTO XII – I Centauri

CANTO XIII – Pier della Vigna

Orientarsi nel canto XIII

Personaggi principali: Nesso, Pier della Vigna, Lano da Siena, Iacopo da Sant’Andrea, Suicida fiorentino

Parole in chiaro: Arpie

Dante maestro di retorica – L’orazione di Pier della Vigna

Altre pagine altri percorsi – La selva degli uomini-pianta. Il tema della selva dall’antichità al contemporaneo

Tipologia B – La distanza tra Dante narratore e Dante personaggio nel canto XIII

Tipologia C – Il suicidio tra i ragazzi: la vulnerabilità al dolore

CANTO XIV – Capaneo

CANTO XV – Brunetto Latini

Dante maestro di retorica – La metonimia

Orientarsi nel canto XV

Personaggi principali: Brunetto Latini, I letterati e gli ecclesiastici

Parole in chiaro: Chiosare – Grama

CANTO XVI – La gente nuova e i sùbiti guadagni

CANTO XVII – Gerione

CANTO XVIII – Le Malebolge

CANTO XIX – I papi simoniaci

Configurazioni del corso

Treccani Emporium

Relazione d'adozione

Web TV - video e webinar

edulia Treccani Scuola

372 Canto VII fu l imperatore Rodolfo (I d Asburgo), il quale poteva curare le piaghe a causa delle quali l Italia è morta, tanto che è ormai troppo tardi perché altri possano rianimarla. L altro che sembra volerlo confortare regnò sulla regione da cui nascono le acque che la Moldava (Molta) porta nell Elba (Albia), e che l Elba porta sino al mare (cioè, regna sulla Boemia); ebbe nome Ottocaro, e già da bambino (ne le fasce) fu migliore del suo barbuto figlio Venceslao, pigro e vizioso. 103-111 Quel principe dal naso piccolo, vicino e in grande confidenza (stretto a consiglio) con quello dall aspetto benevolo, morì durante una ritirata (fuggendo), spogliando il giglio dei suoi petali (cioè disonorando la casa di Francia, simboleggiata appunto da un giglio d oro in campo azzurro): guardate come si batte il petto! Vedete l altro come sospira, con la guancia posata sulla mano. Sono padre e suocero (rispettivamente, Filippo III l Ardito, re di Francia, ed Enrico I di Navarra) del male della Francia (Filippo IV il Bello): il dolore che li tortura nasce dalla consapevolezza che la vita del loro erede è corrotta e sanguinaria. 112-120 Quell anima che ha l aspetto così robusto (Pietro III d Aragona) e che intona il proprio canto con quell altra dal grande naso (Carlo I d Angiò), si cinse di ogni virtù (d ogne valor portò cinta la corda); e se il suo successore fosse stato il giovanetto (Alfonso III d Aragona) che siede dietro di lui, il travaso (di vaso in vaso) di valore sarebbe stato eccellente, ciò che non si può dire degli altri eredi: Giacomo (II d Aragona) e Federico (II di Sicilia) ne detengono i reami, ma non il valore (il retaggio miglior). 121-129 Ben raramente la virtù (probitate) umana risale per i rami (cioè, di padre in figlio, come la linfa sale dal tronco ai rami); e ciò è voluto da chi la infonde (Dio), perché la si riconosca (si chiami) come proveniente solo da lui. Questo mio discorso vale per l anima dal grande naso (Carlo I d Angiò) non meno che per l altro, Piero (Pietro III d Aragona), che canta con lui, per la qual cosa (cioè, per il principio di non ereditarietà delle virtù or ora enunciato) la Puglia e la Provenza si tormentano (cioè, i regni di Puglia e di Provenza, ereditati da Carlo II d Angiò, figlio di Carlo I, si dolgono per il suo malgoverno). Tanto la pianta (il figlio) è minore del seme (il padre), quanto più Costanza (moglie di Pietro III d Aragona e figlia di Manfredi di Svevia) può vantarsi del marito rispetto a Beatrice e a Margherita. 130-135 Vedete il re Arrigo d Inghilterra (Enrico III Plantageneto), uomo di fede ma di poco valore, sedere là da solo; questi ha una progenie migliore (ha ne  rami suoi migliore uscita; si allude a Edoardo I, figlio di Enrico). Quello tra costoro che è seduto a terra (s atterra) dove la conca è più profonda (più basso), e guarda verso il cielo, è il marchese Guglielmo (Spadalunga, marchese di Monferrato), per il quale la guerra ad Alessandria semina dolore e pianto nel Monferrato e nel Canavese. Rodolfo imperador fu, che potea sanar le piaghe c hanno Italia morta, 96 sì che tardi per altri si ricrea. L altro che ne la vista lui conforta, resse la terra dove l acqua nasce 99 che Molta in Albia, e Albia in mar ne porta: Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce fu meglio assai che Vincislao suo figlio 102 barbuto, cui lussuria e ozio pasce. E quel nasetto che stretto a consiglio par con colui c ha sì benigno aspetto, 105 morì fuggendo e disfiorando il giglio: guardate là come si batte il petto! L altro vedete c ha fatto a la guancia 108 de la sua palma, sospirando, letto. Padre e suocero son del mal di Francia: sanno la vita sua viziata e lorda, 111 e quindi viene il duol che sì li lancia. Quel che par sì membruto e che s accorda, cantando, con colui dal maschio naso, 114 d ogne valor portò cinta la corda; e se re dopo lui fosse rimaso lo giovanetto che retro a lui siede, 117 ben andava il valor di vaso in vaso, che non si puote dir de l altre rede; Iacomo e Federigo hanno i reami; 120 del retaggio miglior nessun possiede. Rade volte risurge per li rami l umana probitate; e questo vole 123 quei che la dà, perché da lui si chiami. Anche al nasuto vanno mie parole non men ch a l altro, Pier, che con lui canta, 126 onde Puglia e Proenza già si dole. Tant  è del seme suo minor la pianta, quanto, più che Beatrice e Margherita, 129 Costanza di marito ancor si vanta. Vedete il re de la semplice vita seder là solo, Arrigo d Inghilterra: 132 questi ha ne  rami suoi migliore uscita. Quel che più basso tra costor s atterra, guardando in suso, è Guiglielmo marchese, per cui e Alessandria e la sua guerra 136 fa pianger Monferrato e Canavese . 

CANTO VII – La valletta dei principi

Canto 8 Canto VIII Nino Visconti TEMPO   Ore 19 circa, domenica 27 marzo (o 10 aprile) 1300 LUOGO PECCATORI PENA   Antipurgatorio: valletta dei principi   Negligenti che trascurarono i loro doveri spirituali perché distratti da eccessivo amore per le cose terrene.    Devono attendere nell Antipurgatorio per un periodo di tempo corrispondente a quanto vissero. PERSONAGGI   Virgilio - Dante - Sordello - Nino Visconti - Corrado Malaspina PERSONAGGI CITATI   Giovanna Visconti Beatrice d Este Sommario «  (vv. 1-18) La preghiera delle anime   l ora del tramonto e della nostalgia, per chi è lontano dalla patria, mentre le anime radunate nella valletta cantano in coro l inno dell ora di compièta (Te lucis ante terminum, «Prima che finisca il giorno... ), l ultima delle ore di preghiera della giornata. «  (vv. 19-45) La discesa degli angeli Poi dall alto scendono due angeli con spade di fuoco e con le vesti verdi, che si collocano a guardia dei due lati opposti della valletta. Sordello spiega che gli angeli sono scesi dall Empireo per difendere le anime dal serpente della tentazione e invita Dante a scendere nella valletta. «  (vv. 46-84) L incontro con Nino Visconti Il poeta riconosce in un anima che lo scruta l amico Nino Visconti, giudice di Gallura. Questi, dopo aver appreso con stupore che Dante è vivo, gli raccomanda, una volta ritornato sulla Terra, di dire alla figlia Giovanna di pregare per lui, dato che non può contare sul ricordo della moglie, risposatasi dopo la sua morte. «  (vv. 85-108) Le tre stelle e la mala striscia Ant ipu rga tor io Mentre Dante guarda fìssamente le nuove tre stelle apparse nel cielo, Sordello attira l attenzione anche di Virgilio sul serpente (il diavolo), che avanza sull erba strisciando e leccandosi. Immediatamente gli angeli si alzano in volo contro di lui e lo mettono in fuga. «  (vv. 109-139) L incontro con Corrado Malaspina Poi si avvicina a Dante l anima di Corrado Malaspina, che gli chiede notizie della propria patria, la Lunigiana (in Toscana). Dante risponde che è una terra pacifica e prospera grazie alla liberalità e al valore militare della sua nobile famiglia. Apprende poi del proprio esilio: infatti Corrado gli predice che nell arco di sette anni sperimenterà di persona la generosa ospitalità dei Malaspina. 4ª schiera di negligenti Principi negligenti 

CANTO VIII – Nino Visconti

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