L’autore Ludovico Ariosto 1474-1533 Ariosto e noi Ludovico Ariosto è il maggiore poeta italiano della prima metà del Cinquecento e, insieme a Torquato Tasso, il maggiore poeta italiano di . Ed è il poeta che, rappresentando la molteplicità del mondo e la relatività di ogni ideale, meglio interpreta i valori dell’età rinascimentale: la laicità, la tolleranza, il piacere della vita, il desiderio di conoscere, la riflessione sugli individui, sulle loro ambizioni e relazioni, descritte senza dogmatismo e presunzione di superiorità. epica cavalleresca Grazie alla sua , alla sapiente struttura narrativa e alla geniale vena ironica, Ariosto ha costruito con l’ un vero e proprio , delineando un mondo scompaginato dal caso, che l’intelligenza e la virtù dell’individuo non sempre riescono a dominare. La sua è un’opera totale che abbraccia tutta la realtà, anche quella soggetta a contraddizioni e lacerazioni, e che della cultura cortigiana. Perciò con lui la concezione rinascimentale di un mondo armonioso entra in crisi, ma allo stesso tempo non vengono mai meno la curiosità per le cose, l’interesse per le passioni umane e l’esame sorridente e disincantato delle sue debolezze. fantasia prodigiosa Orlando furioso atlante della natura umana squarcia il velo delle ipocrisie È questo coraggio nell’osservare la vita con l’arma tagliente del senso critico a rendere per noi Ariosto ancora così vicino e prezioso. E così : il poema che Ariosto ha scritto per l’intrattenimento della corte ci invita ancora oggi ad abbandonarci al e a godere della bellezza solare e sfuggente, simboleggiata da quella rigogliosa e modernissima figura della femminilità che è Angelica. Ma ci invita anche a modificare le prospettive abituali, a leggere il mondo al di fuori di stereotipi e categorie fisse, a rapportarci alle cose della vita nostra e del prossimo anche con altri occhi, magari alla rovescia, per provare a capire quello che siamo o che avremmo potuto essere. divertente libero ritmo della lettura Asset ID: 233 ( ) let-vidprs-perch-leggere-ariosto10.mp4 Percorsi brevi – Ludovico Ariosto