Beni culturali L’Italia da scoprire  POMPEI   Una città ferma nel tempo Il o forse il dello stesso anno, come suggerisce la recente scoperta di un’iscrizione, l’eruzione del Vesuvio riversò una pioggia di lapilli infuocati sulle città di Pompei, Ercolano e Stabia, facendo crollare gli edifici e sorprendendo chiunque cercasse di mettersi in salvo. Uno strato di lava e cenere di oltre 6 metri di spessore seppellì completamente le città, che iniziarono a tornare alla luce solo nel XVIII secolo, grazie agli scavi archeologici. 24 agosto del 79 d.C. 24 ottobre Il sito che cosa vedere Più di duemila anni dopo la violenta eruzione del vulcano, Pompei restituisce ancora intatta l’atmosfera della vita quotidiana di una  città romana del I secolo d.C. , con i suoi edifici pubblici, le case, le botteghe, le strade. In particolare, le  domus  e le ville costituiscono uno straordinario museo a cielo aperto delle pitture e dei mosaici romani. I calchi che cosa vedere Pompei ci restituisce anche i corpi dei suoi abitanti, rimasti nella posizione in cui erano stati investiti dal flusso incandescente di ceneri e lapilli. Le ceneri pietrificate, infatti, hanno conservato in negativo l’impronta dei corpi, da cui sono stati tratti più di 1000 calchi in gesso che hanno fissato nel tempo gli ultimi istanti di vita delle vittime.