I MOSAICI dell’Italia meridionale In 2 parole Una TECNICA PREZIOSA che viene dall'ORIENTE Tra il VI e il IX secolo la è direttamente controllata dall’Impero bizantino e questo spiega la grande diffusione che ha il nella decorazione delle chiese siciliane, impiegato soprattutto per abbellire i pavimenti e le pareti. Sicilia mosaico Questo tipo di decorazione continua a essere utilizzato anche quando i Bizantini lasciano la Sicilia: spesso gli artisti provengono direttamente da Bisanzio, o in questa città hanno studiato e imparato la tecnica. Una cappella per il re a Palermo La è una chiesa a tre navate interamente rivestita da mosaici, costruita nel palazzo dei re normanni a Palermo come riservata alla famiglia reale. La , accompagnata da una lunga iscrizione, è narrata con grande : un angelo “spinge” Adamo ed Eva fuori dalla porta del Paradiso, mentre un serafino rosso sbarra l’ingresso. Cappella Palatina cappella Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre vivacità   ,1150 ca., mosaico. Palermo, Cappella Palatina. > Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre Una cattedrale d’oro e di luce Il , che all’esterno presenta caratteristiche arabe (▶  Duomo di Monreale p. 151), è uno degli edifici più significativi per comprendere la mescolanza tra le culture bizantina, francese e araba della Sicilia normanna. L’abside e parte delle navate della cattedrale sono rivestite con    , probabilmente eseguiti da maestri veneziani che avevano studiato la tradizione bizantina. Al centro dell’abside è raffigurato il   (cioè “signore di tutte le cose”), un soggetto tipico bizantino in cui Cristo è ritratto mentre benedice il mondo. mosaici a fondo oro Cristo Pantocratore  Duomo di Monreale, dal 1176, veduta della navata centrale verso l’abside. Monreale (Palermo). >   , 1172-1185, mosaico. Abside del Duomo di Monreale (Palermo). > Cristo Pantocratore Osserva    e completa croce • destra • maestoso • mezzo busto Cristo, raffigurato a ......................................................., è ritratto mentre  benedice con le braccia spalancate, unendo tre dita  della mano ........................................................ Con la mano sinistra  sorregge il Vangelo aperto. Il suo atteggiamento è ......................................................., lo sguardo è  severo e rivolto verso destra, mentre dietro il suo capo si  vede un’aureola che incorpora al suo interno una ........................ ................................ beni culturali Il restauro della nel Duomo di Monreale CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO Lavanda dei piedi Si sono conclusi recentemente nel Duomo di Monreale i restauri del mosaico nella navatella meridionale. Il soggetto è quello della lavanda dei piedi, un momento che precede di poco l’Ultima cena in cui Cristo, in segno di umiltà, pulisce i piedi dei suoi discepoli. Il restauro si è reso necessario a causa di infiltrazioni di umidità nel muro dietro l’opera. Hanno partecipato all’impresa studenti della facoltà di Beni Culturali e dei dipartimenti di Architettura e Ingegneria, che hanno testato qui per la prima volta l’uso di particolari sostanze realizzate con le ceneri vulcaniche: questi materiali naturali di origine locale sono stati scelti per non alterare lo stato dell’opera con sostanze sintetiche.   , 1172-1185, mosaico. Duomo di Monreale (Palermo). > Lavanda dei piedi