CONFRONTO ATTIVO – COMPRENDI E APPREZZA CRISTO “IN PIETÀ” 1 OSSERVA Cristo "in pietà" Andrea Mantegna Cristo morto RINASCIMENTO DATAZIONE 1475-1478 ca. TECNICA tempera su tela DIMENSIONI 68x81 cm COLLOCAZIONE Milano, Pinacoteca di Brera Giovanni Bellini Cristo in pietà RINASCIMENTO DATAZIONE 1455-1460 TECNICA tempera su tavola DIMENSIONI 86x107 cm COLLOCAZIONE Milano, Pinacoteca di Brera 2 CHE COSA STAI GUARDANDO? Entrambe le opere raffigurano Cristo “in pietà”, ossia dopo la morte, quando il suo corpo ricoperto da tutte le ferite del supplizio si offre alla meditazione e alle preghiere dei fedeli. Andrea Mantegna raffigura Cristo adagiato su una pietra e coperto CRISTO MORTO dal sudario. Accanto a lui san Giovanni, Maria e Maria Maddalena. Giovanni Bellini (1433 ca.-1516), grande innovatore della pittura CRISTO IN PIETÀ veneziana, rappresenta il corpo senza vita di Gesù, sorretto dalla Vergine e da san Giovanni. Sullo sfondo un paesaggio. 3 LEGGI LE OPERE Quasi tutta la tela del Mantegna è occupata dal corpo di Cristo CRISTO MORTO morto, adagiato su una lastra di marmo rosso e coperto da un sudario. Mantegna lo rappresenta di scorcio : fa partire le linee di fuga dai piedi in primo piano e le riunisce all’altezza della testa, ma rimpicciolisce i piedi, che altrimenti occuperebbero l’intera tavola. Sul lato sinistro del dipinto, sono appena visibili i della tre volti dolenti Madonna, che asciuga gli occhi con un fazzoletto, di san Giovanni con le mani giunte e di Maria Maddalena. La scena è fortemente drammatica, sia per la composizione che coinvolge lo spettatore dandogli l’illusione di essere dentro la scena, prospettica sia per la luce che crea forti contrasti con le ombre e richiama l’attenzione sui particolari più crudi, come le ferite delle mani e le pieghe del sudario. Nel dipinto di Bellini, il corpo di Cristo morto, al centro, è sorretto CRISTO IN PIETÀ dalla Vergine, che si avvicina teneramente al viso del figlio, e da san Giovanni. La scena si svolge in , all’aperto, in una giornata luminosa. primissimo piano La testa di Gesù, con la corona di spine, è rivolta verso Maria, mentre la sua mano sinistra poggia in primo piano sulla lastra marmorea del sarcofago e sembra ricadere verso di noi, oltre la superficie del quadro. Il suo corpo è accuratamente studiato nei particolari : la vena del braccio che sembra ancora pulsare, le ferite dei chiodi e quella al anatomici costato. Non c’è una costruzione prospettica dello spazio: dietro le figure in primo piano si percepisce un lontano, piatto come uno sfondo teatrale. paesaggio 4 CONFRONTA TU LE OPERE Quale delle due opere utilizza la La composizione prospettiva per dare un’immagine nuova e suggestiva del compianto del Cristo morto? Nell’opera di Mantegna la luce proviene da La luce destra e crea forti effetti chiaroscurali. Quale effetto dà, invece, la luce naturale nell’opera di Bellini? Quali colori prevalgono nelle due opere? Il colore Quale effetto danno alla rappresentazione? Che cosa comunicano le due opere? Quale Lo stile delle due, a tuo avviso, ha una maggiore carica espressiva e trasmette meglio la drammaticità del momento?