arte Il filo dell’ I grandi maestri del secolo Nel Cinquecento l’Italia è ancora la protagonista principale della scena culturale e artistica europea. L’arte del Rinascimento raggiunge in questo secolo i massimi livelli, dando vita a opere dalle forme sempre più armoniche, monumentali e grandiose, grazie al contributo dei tre più grandi maestri della storia dell’arte: , e . Leonardo Michelangelo Raffaello Ognuno di questi artisti ha il proprio , autonomo e inconfondibile: Leonardo si specializza nel disegno dal vero e nello studio della natura; Michelangelo sperimenta tutti i linguaggi (pittura, scultura, architettura) realizzando opere maestose; Raffaello sviluppa uno stile dominato dalla grazia e da un’armonia perfetta, che pone al servizio della corte papale. stile personale Questi grandi maestri eserciteranno una profonda influenza sugli artisti contemporanei e su quelli dei secoli a venire. 1495 Leonardo dipinge L’Ultima Cena 1501 Michelangelo avvia i lavori per il David 1508 Raffaello lavora nella Stanza della Segnatura 1508 Michelangelo affresca la Volta della Cappella Sistina Il ritorno dell’arte classica Lo è un punto di riferimento per la : le statue che le ricerche della riportano alla luce diventano un modello per tutta la produzione artistica. Gli scultori intraprendono studi di anatomia per rendere realisticamente i particolari del corpo umano e della muscolatura. Intanto le piazze si arricchiscono di fontane ornate di imponenti sculture, che “dialogano” con gli spazi urbani. studio dell’antichità classica scultura nascente archeologia In tutte le corti d’Italia e d’Europa anche l’ ha un grande sviluppo: si continuano a studiare i degli edifici antichi e si propongono . è al centro di questo fermento: è qui che vengono edificate grandi chiese, con ampie , prima fra tutte quella della , simbolo della cristianità nel mondo. architettura sistemi costruttivi innovazioni tecniche e stilistiche Roma volte e cupole Basilica di San Pietro 1515 Tiziano realizza Amor Sacro e Amor Profano 1515 Michelangelo completa il per la tomba di papa Giulio II Mosé 1525 Giulio Romano progetta a Mantova Palazzo Te La pittura tra disegno e colore Anche la pittura si ispira all’arte classica. In questo ambito si delineano due scuole principali: quella fiorentina (che avrà seguito anche a Roma) e quella veneta. I pittori della danno corpo alle figure attraverso il , nelle loro opere, cioè, prevale la ricerca della perfezione delle linee e dei contorni, che sono marcati e accentuati da ombre decise. scuola fiorentina disegno Nelle opere dei , invece, prevale il impiegato in innovative combinazioni cromatiche e originali tecniche pittoriche, tra cui la “ ” usata da Tiziano, che suggerisce profondità e tridimensionalità accostando diversi toni di uno stesso colore. maestri veneti colore pittura tonale 1538 Tiziano dipinge la Venere di Urbino Gli artifici del Manierismo Nella seconda metà del Cinquecento pittori e scultori reinterpretano la “ maniera perfetta ” dei tre grandi maestri del secolo nell’ambito di una tendenza definita Manierismo . Questo stile, nato in un clima di incertezza politica, culturale e religiosa, non aspira più agli ideali di armonia del primo Rinascimento, ma esprime una nuova tensione drammatica : le pose, contorte e non naturali, sfidano la gravità; mentre le forme dei corpi sono allungate e le espressioni esasperate. 1545 Benvenuto Cellini scolpisce il Perseo 1546 Michelangelo progetta la cupola di San Pietro 1566 Palladio avvia i lavori per la Rotonda di Vicenza 1583 Giambologna scolpisce il Ratto della Sabina Con parole tue A quale stile del passato si ispirano i grandi maestri del Cinquecento?