La scultura MANIERISTA In 2 parole POSE singolari, RAFFINATEZZA esecutiva ed espressione delle EMOZIONI Come in pittura, anche in scultura gli artisti si devono confrontare con gli esiti raggiunti dai grandi maestri a inizio Cinquecento. La sperimentazione segue diverse linee: in generale gli scultori, attraverso un’esecuzione tecnicamente perfetta e sorprendente, vogliono rappresentare figure in , animate da . posizioni ardite sentimenti forti Cellini: l’eleganza delle forme Un grande orgoglio, una smisurata ambizione e una vita avventurosa, segnata anche dalla prigionia per l’accusa di aver rubato beni papali durante il Sacco di Roma (1527), hanno dato alla figura di (Firenze 1500-1571) una straordinaria celebrità. Oltre che per la , legata alla sua formazione di orafo, le opere di Cellini si distinguono per la , muscolosi e flessuosi, e per l’ , animati da sguardi penetranti e risoluti. Benvenuto Cellini raffinatezza della tecnica esecutiva tensione dei corpi espressività dei volti Cellini, ossessionato dalla ricerca della perfezione tecnica, rischia addirittura di dar fuoco alla bottega pur di fondere un bronzo di altissima qualità per la statua del , eroe della mitologia greca. Lo scultore lo rappresenta subito dopo l’uccisione della mostruosa Medusa, di cui mostra la testa in segno di vittoria, mentre il cadavere è ai suoi piedi. Perseo La scultura, che si può ammirare sotto la Loggia dei Lanzi a Firenze, è stata , e non assemblando parti fuse separatamente: scegliendo questo processo, tecnicamente molto difficile, Cellini si pone in competizione con i grandi bronzi dell’antichità. fusa in un unico getto  Benvenuto Cellini, , 1545-1554, bronzo e marmo, h 550 cm (con il basamento). Firenze, Loggia dei Lanzi. > Perseo Osserva    da vicino Il retro dell’elmo di Perseo,  con i riccioli sulla nuca, sembra  comporre un volto: secondo  la tradizione è un autoritratto  di Cellini stesso.  >> pagina 286  Giambologna: sculture in equilibrio… Originario delle Fiandre, (Douai 1529-Firenze 1608) detto opera a Firenze, alla corte dei Medici, dove si distingue per le sculture manieriste dalle . Lo scultore inizialmente si dedica alla fusione di statue in bronzo, poi passa a scolpire il marmo, creando che reinterpretano la “figura serpentinata” di Michelangelo ( Jean de Boulogne Giambologna forme sinuose e piene di grazia composizioni dinamiche p. 265). Il , colto nell’atto di spiccare il volo, è tra le sue opere più famose. Il messaggero degli dèi è identificato dal cappello alato, dalle ali ai piedi e dal caduceo (il bastone con due serpenti). Grande come una persona reale, la scultura affascina per la sua . La posizione del corpo è caratterizzata dalla sintesi tra equilibrio e dinamismo: lo si coglie soprattutto nella linea curva che collega idealmente il braccio destro sollevato, il torso arcuato e la gamba destra leggermente piegata. Mercurio estrema leggerezza     Biografia di Giambologna  Giambologna, , 1580, bronzo, h 180 cm. Firenze, . > Mercurio Museo Nazionale del Bargello … e torsioni drammatiche Il gruppo scultoreo del di si trova sotto la Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria a Firenze non lontano dal di Cellini. L’opera s’ispira al mito antico secondo il quale i Romani rapirono le donne sabine, appartenenti a un popolo confinante e loro nemico. Qui lo scultore sceglie di raffigurare un unico Romano che sottrae una fanciulla, mentre ai suoi piedi resta un Sabino accovacciato e sconfitto. Ratto della Sabina Giambologna Perseo Caratterizzano il la e il nella lavorazione del marmo. Ratto della Sabina composizione ardita virtuosismo tecnico  Giambologna, , 1582, marmo, h 4,10 m. Firenze, Loggia dei Lanzi. > Ratto di una Sabina UNA COMPOSIZIONE A SPIRALE Il gruppo ha un  andamento a spirale  che si avvita verso l’alto e termina con le dita della fanciulla. Questa scelta fa sì che non ci sia un punto di vista unico da cui ammirare il gruppo: l’osservatore è invitato a girarci attorno.