Una fontana scenografica Nel Seicento papi e sovrani, cardinali e nobili, ma anche i ricchi mercanti capiscono che molto del loro prestigio dipende dalla capacità di comunicare con il mondo.   con opere meravigliose, di grandi dimensioni o realizzate in materiali preziosi diviene quindi la più efficace  . Trasformare il volto di una città manifestazione del potere In uno dei più antichi spazi pubblici di Roma, Piazza Navona, papa Innocenzo X decide di far costruire una fontana. Bernini ottiene l’incarico presentando il progetto spettacolare della  . Fontana dei fiumi Su un’ampia vasca si erge una montagna di marmo che sostiene un (copia romana di un originale egizio). Ai piedi ci sono quattro enormi figure maschili,   più importanti della Terra: Nilo, Gange, Danubio e Rio della Plata. L’acqua non sgorga da un’unica fonte, ma da diverse bocche nascoste fra le rocce. obelisco personificazioni dei fiumi L’  al centro, poggiato in equilibrio solo sugli angoli della propria base, è accolto da tutti come un capolavoro di tecnica costruttiva. Allo stesso modo impressionano le grandi dimensioni e l’altissima qualità esecutiva delle sculture, realizzate dalla bottega dell’artista. obelisco   Video – Bernini, Fontana dei quattro fiumi   , 1648-1651, marmo, h 30 m. Roma, . > Fontana dei fiumi piazza Navona Osserva    da vicino Il fiume  Nilo  si copre il volto con un panno: è un riferimento al fatto che al tempo di Bernini non si sapeva dove fossero le sue sorgenti. Invece il  Rio della Plata , secondo una leggenda, appare spaventato perché si trova davanti alla facciata della Chiesa di Sant’Agnese in Agone, opera di Borromini (▶  p. 320), collega-rivale di Bernini. La leggenda è tuttavia priva di fondamento perché la chiesa fu edificata a partire dall’anno successivo.  >> pagina 317  Un baldacchino per il papa Bernini è un artista che sa muoversi negli ambienti del potere, infatti nel corso della sua vita riesce quasi sempre a mantenere la sua prestigiosa posizione, al diretto servizio dei diversi papi che si susseguono e dei principali personaggi della curia romana. Papa Urbano VIII gli fa realizzare il per l’altare maggiore di San Pietro. L’opera è uno dei simboli dell’arte del Seicento per il della composizione e la fusione tra architettura e scultura. L’altare è fatto di , ma sembra quasi un arredo “leggero”, ispirato ai baldacchini da portare in processione, sebbene sia gigantesco e immobile: il finto tessuto che corre lungo il cornicione superiore pare fluttuare al vento, ma in realtà è di pesante bronzo. La struttura è sorretta da , dette “tortili”, che sembrano quasi un pergolato di vite, simbolo di vita eterna. Baldacchino dinamismo materiali ricchi e preziosi colonne a spirale   , 1624-1633, bronzo dorato, legno e marmi policromi, h 28,70 m. Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. > Baldacchino Osserva    da vicino  come queste erano presenti nell’antica Basilica di San Pietro: si diceva provenissero dal Tempio di Salomone a Gerusalemme e fossero arrivate a Roma con le armate dell’imperatore Tito. Colonne tortili Bernini ha impreziosito le colonne del baldacchino con l’applicazione di  , simbolo della famiglia del committente, papa Urbano VIII Barberini. gigantesche api