Francesco BORROMINI Bissone (Svizzera) 1599-Roma 1667 In 2 parole SOLUZIONI ARDITE e geniali: il lato BIZZARRO del Barocco Francesco Borromini, nato nel Canton Ticino ma formatosi a Roma, viene definito “l’altra anima” del Barocco italiano. A differenza di Bernini, che è un artista poliedrico, Borromini : dal carattere inquieto, dapprima amico e poi grande rivale di Bernini, ha progettato chiese e palazzi con dalle forme allungate e complesse. si dedica solo all’architettura sofisticate soluzioni     Biografia di Francesco Borromini Forme concave e convesse La è un edificio di piccole dimensioni e per questo è noto anche come San Carlino. Per Borromini il progetto è una sfida: lo spazio a disposizione è trapezoidale e la facciata deve sorgere in corrispondenza di una delle quattro fontane che danno nome alla piazzetta, ma l’architetto riesce comunque a dare alla chiesa un’ariosità che la fa apparire più spaziosa del reale. Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane Borromini modula sapientemente le superfici esterne e interne. La , per esempio, è e piena di movimento, e si struttura su due livelli: la parte inferiore è caratterizzata da una successione di , che diventano solo concave nella parte superiore. facciata dinamica superfici concave e convesse La presenta uno spazio centrale ellittico. Originale è l’ , anch’esso , ornato da cassettoni di forme e misure diverse, illuminate dalla luce proveniente dal lanternino centrale. pianta a croce greca interno della cupola ellittico   Video – Le chiese di San Carlo alle Quattro Fontane e di Sant'Andrea al Quirinale   , 1632 (progetto)-1660, esterno. Roma. > San Carlo alle Quattro Fontane Osserva    e fai Fotocopia, ingrandendola, la fotografia dell’interno della  cupola, poi ridipingila con colori brillanti, usando  una tinta diversa per ogni tipo di elemento decorativo.  >> pagina 321  Piante complesse e soluzioni geniali L’incarico di progettare ed edificare a Roma la nella sede dell’università ”La Sapienza” è una nuova sfida per Borromini, che deve immaginare una chiesa con la facciata sul lato breve di un cortile preesistente, su cui affacciano anche altri edifici, e ha quindi a disposizione poco spazio. Chiesa di Sant’Ivo L’architetto porta a termine brillantemente l’incarico realizzando un capolavoro: progetta una chiesa con la nella parte inferiore e in quella superiore in modo che lo spazio sembri animarsi e aprirsi verso l’alto, grazie anche alla che chiude la cupola svettando verso il cielo. facciata concava convessa a spirale lanterna   Video – Francesco Borromini, Sant'Ivo alla Sapienza  Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, 1642-1660, interno della cupola. Roma. >  Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, 1642-1660, esterno. Roma. > IL PERIMETRO MISTILINEO La pianta di Sant’Ivo ha un perimetro  mistilineo, nasce cioè da una composizione  : con la sua  di linee rette e linee curve complessità e il suo movimento è molto  diversa dalle geometrie perfette e chiare  del Rinascimento.