LETTURA D’OPERA – COMPRENDI E APPREZZA LA CAPPELLA SANSEVERO 1 OSSERVA 1590, 1700 DATAZIONE COLLOCAZIONE Napoli Giovanni Francesco e Raimondo di Sangro COMMITTENZA     La Cappella Sansevero  >> pagina 339  2 CHE COSA STAI GUARDANDO? La storia  La Cappella Sansevero è una prestigiosa tomba di famiglia fatta costruire nel 1590 da Giovanni Francesco di Sangro, principe di Sansevero, con il duplice scopo di ospitare le spoglie dei propri familiari e di celebrarne il prestigio. Nel 1700 il principe Raimondo di Sangro decide di rinnovarla e ampliarla secondo il nuovo gusto dell’epoca evidente nelle ricche e fastose decorazioni pittoriche e scultoree. L’intero ciclo decorativo della cappella, ideato dallo stesso Raimondo di Sangro,  esprime  gli  interessi scientifici e culturali  del nuovo committente attraverso un complesso  sistema di simboli . 3 LEGGI L’OPERA  A  La Cappella Sansevero ha una pianta rettangolare costituita da un’ unica navata , ai lati della quale sono collocati archi a tutto sesto, scanditi da grandi statue, che immettono nelle piccole  cappelle laterali , dove si trovano le tombe. L’ambiente ha un  soffitto   a volta  riccamente affrescato che dà l’idea di uno  spazio illusorio , una soluzione tipicamente rococò.  Asset ID: 999 ( )  sta-vidrac-la-cappella-sansevero280.mp4  B  Al centro della navata, precede il maestoso altare la statua in marmo del  Cristo velato , capolavoro scultoreo, realizzato nel 1753 da  Giuseppe Sammartino  (Napoli 1720-1793). Il corpo di Cristo, con la testa leggermente piegata verso destra e sostenuta da due alti cuscini, è adagiato su un materasso. Il volto scarno e il corpo magro, dal quale affiorano le ossa del costato, sono i segni evidenti della sofferenza provata. Cristo è coperto da un  sudario  reso con una stupefacente tecnica esecutiva: il velo non cancella le forme del volto e del corpo, ma le esalta. Ai piedi di Cristo è collocata la corona di spine, simbolo della Passione.  Giuseppe Sammartino, , 1753, marmo, 70x180cm. Napoli, Museo Cappella Sansevero. > Cristo velato  C  Le numerose sculture che si trovano all’interno della cappella, tutte di altissimo livello formale, sono opera di diversi artisti. La statua allegorica del  Disinganno , scolpita da  Francesco Queirolo  (Genova 1704- Napoli 1762), raffigura un uomo in piedi che, con l’aiuto di un angelo, tenta di districarsi da una rete. Liberandosi dalle maglie che lo intrappolano, potrà giungere alla libertà e, simbolicamente, alla verità.