L’IMPRESSIONISMO In 2 parole LUCE e COLORE ricreano l’ISTANTE DELLA VISIONE L’Impressionismo è un movimento artistico che nasce in opposizione alla pittura accademica e che mira a : i pittori impressionisti vogliono “fermare” l’attimo, come in una fotografia, per comunicare allo spettatore le e le che hanno percepito. catturare sulla tela l’istante e la luce sensazioni atmosfere Questi artisti usano tecniche pittoriche diverse, ma per tutti è importante , spesso senza disegni preparatori, e , dipingere direttamente sulla tela all’aperto en plein air. Gli impressionisti non diluiscono i colori perché non usano il chiaroscuro, ma prediligono i . Per accentuare la luminosità, inoltre, accostano colori complementari (blu e arancio, giallo e viola, verde e rosso), escludendo dalla tavolozza il nero: perfino le ombre sono colorate. colori puri L’origine del nome “impressionisti” Rifiutati dai saloni ufficiali di pittura, gli impressionisti espongono per la prima volta i loro dipinti nell’aprile del , presso lo studio parigino del fotografo Felix Nadar. È qui che il critico Louis Leroy vede l’opera di ( 1874 Impressione, sole nascente Claude Monet p. 386) e con intento dispregiativo scrive una recensione sulla mostra intitolandola L’esposizione degli impressionisti . Ma i pittori, in modo provocatorio, adottano proprio questo nome per definirsi e l’opera di Monet diventerà il simbolo del movimento . Nella sua tela la luce dell’alba è la vera protagonista e il soggetto pare quasi casuale. Il colore è steso a macchie accostate ed è l’occhio dell’osservatore a ricomporre le impressioni di luce e colori. Claude Monet, , 1872, olio su tela, 48x63 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet. > Impressione, sole nascente >> pagina 385 Pissarro, l’anima del gruppo Nato nelle Antille danesi, (Charlotte Amalie, Isole Vergini 1830-Parigi 1903) nel 1859 si trasferisce a Parigi dove conosce Claude Monet ed entra a far parte del gruppo degli impressionisti. Di carattere sereno e conciliante, diventa ben presto l’“anima” del gruppo, capace di far superare divisioni e rivalità. Camille Pissarro Nella sua carriera realizza quadri e acquerelli, la cui tecnica veloce è particolarmente adatta alla pittura all’aria aperta. In Pissarro raffigura con una scena di campagna: un ampio campo verde con un attrezzo da lavoro sulla destra e una donna che raccoglie il fieno. Domina la scena la natura, resa a rapide pennellate con differenti toni di verde. La carriola tratti veloci e pieni di luce Biografia di Camille Pissarro Camille Pissarro, , 1881, olio su tela, 54x65 cm. Parigi, Musée d’Orsay. > La carriola Morisot, l’impressionista misteriosa (Bourges 1841-Parigi 1895), colta, di estrazione borghese, inizia a dipingere da adolescente ed è l’unica donna a partecipare alla prima mostra degli impressionisti nel 1874. Continua poi a far parte del gruppo, forte della sua amicizia con Manet (▶ Berthe Morisot p. 382), per il quale posa come modella e del quale sposa il fratello. I contemporanei la descrivono come una donna misteriosa, elegante, indipendente. Dipinge dal vivo con , come gli altri componenti del gruppo, e ama anche , in particolare dedicate alla maternità, come vediamo in , uno dei suoi quadri più famosi. È con questo dipinto tenero, giocato sullo sguardo amorevole di una madre che culla il bambino addormentato, che Morisot partecipa alla mostra del 1874. rapidi tocchi di colore scene domestiche La culla Berthe Morisot, , 1872, olio su tela, 56x46,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay. > La culla