L’ART NOUVEAU In 2 parole LINEE e FORME SINUOSE per uno stile RAFFINATO e INTERNAZIONALE Alla fine del secolo, nell’architettura e nelle arti applicate (cioè nella progettazione di oggetti di uso quotidiano), si diffonde uno stile che assume una dimensione sovranazionale e che prende il nome di Art Nouveau. Nelle varie parti d’Europa ha caratteri e denominazioni particolari, ma presenta alcuni aspetti comuni: la predilezione per le , ispirate alla natura, sia negli oggetti sia negli edifici; forme sinuose e flessibili l’uso diffuso del e del , ma anche del cemento armato per creare forme ardite; ferro vetro la (marmo, oro, legni pregiati), con particolare attenzione alle qualità cromatiche e di luminosità; preziosità dei materiali la valorizzazione del . lavoro artigianale Gli ultimi due aspetti in particolare rappresentano la risposta dell’arte alla bassa qualità tecnica ed estetica dei prodotti industriali che iniziano a circolare in quegli anni. Le lampade Tiffany Nel settore delle arti applicate spicca la figura di (New York 1848-1933), che negli anni a cavallo fra Otto e Novecento si dedica all’impiego del vetro nella produzione artistica. Nasce così nel 1897 la Tiffany Glass & Decorating Company, che produce lampade dall’originalissima forma e dalla straordinaria ricchezza cromatica: si tratta di , vere e proprie opere d’arte. Louis Comfort Tiffany pezzi unici La qui illustrata combina richiami al mondo floreale con il , che, oltre a costituire un reticolo metallico necessario per reggere il vetro, diventa anche una forma artistica. Grazie a questa costruzione leggera, la luce artificiale che viene dall’interno della lampada crea effetti variopinti, quasi caleidoscopici. lampada Tiffany tema della ragnatela  Louis Comfort Tiffany, 1900 ca., vetro e bronzo. Collezione privata. > Lampada con motivo a ragnatela e base a mosaico floreale, Horta e l’ispirazione alla natura L’architetto belga (Gand 1861-Bruxelles 1947) è protagonista assoluto dell’Art Nouveau. L’ispirazione per le sue realizzazioni viene sempre dalla natura, soprattutto dagli , che egli rielabora e trasforma nei progetti dei suoi edifici. La verticalità dei fusti degli alberi, gli intrecci dei rami, le curve dei tralci, le sagome composite di foglie e radici sono per lui un riferimento: il bronzo, il ferro e la pietra sono plasmati in modo da richiamarne l’aspetto in forme stilizzate, come mostra la a Bruxelles. Victor Horta elementi vegetali balaustra della scala di Casa Solvay  Victor Horta, particolare della balaustra, 1895-1898. Bruxelles. > Casa Solvay,