Il RAZIONALISMO in Italia In 2 parole Un’architettura di REGIME: MODERNA nelle forme, ANTICA nei modelli Dalla seconda metà degli anni Venti, in Italia, un gruppo di giovani architetti fa propria la lezione del Razionalismo europeo. Questi artisti lavorano durante il (1925-1945), nel corso del quale le commissioni pubbliche si moltiplicano: il regime fa propaganda anche realizzando grandi opere, come stazioni ferroviarie, scuole, tribunali ed edifici per il partito. Ventennio fascista Terragni a Como (Meda 1904-Como 1943) è l’autore di uno degli edifici più emblematici di questa nuova architettura, la di Como. L’edificio, perfettamente squadrato, a prima vista assomiglia a quelli di Le Corbusier, ma Terragni, anziché rivestirlo con semplice intonaco, ricopre tutte le facciate di e , materiali raffinati che provengono dal territorio lombardo. La struttura, di quattro piani, è una “scatola” semplicissima resa elegante dai : è infatti un grande parallelepipedo a base quadrata, lungo 30 metri e alto 15. Giuseppe Terragni Casa del Fascio marmo pietra calcarea bianca chiari rapporti proporzionali Giuseppe Terragni, Casa del Fascio, 1932-1936. Como. > Piacentini e l’università di Roma Anche (Roma 1881-1960) si fa interprete delle istanze della dittatura fascista, ma il suo stile è più grandioso e solenne di quello di Terragni. In linea con le idee di Mussolini, infatti, intende riportare la città di Roma all’ e ne ricalca le forme e i materiali. Proprio per la capitale progetta la nuova città universitaria “La Sapienza”. L’area da edificare è vasta e ariosa: in uno spazio di 4 chilometri quadrati, Piacentini colloca al centro la sede del , fulcro di tutto il progetto. Questa sorge su un’alta scalinata e ha l’ingresso preceduto da un portico con altissimi pilastri squadrati: il riferimento è alla , ripensato in una versione moderna e razionale. Marcello Piacentini antica gloria dell’Impero romano Rettorato facciata del tempio antico Marcello Piacentini, Rettorato de “La Sapienza”, 1933-1935. Roma. >