L’ARTE POVERA In 2 parole Un’arte di MATERIALI SEMPLICI per tornare all’AUTENTICITÀ L’Arte povera nasce a Torino alla fine degli anni Sessanta del Novecento. Gli artisti che fanno parte di questo movimento utilizzano , , come cartone, gesso, stracci e pezzi di legno o metallo, spesso industriali o di recupero. Con questi elementi realizzano , che rifiutano gli aspetti preziosi e raffinati dell’arte tradizionale per ricorrere invece a segni e forme comuni ed elementari. materiali grezzi economici opere minimali L’intento è per riportare l’uomo alla semplicità trasmettendo sensazioni dirette e immediate. contestare la società e il sistema dell’arte contemporanea   Video – L'Arte povera: protagonisti e opere La di Pistoletto Venere Il piemontese (Biella 1933) realizza una delle opere simbolo dell’Arte overa: si tratta della , la riproduzione di una classica rivolta verso un cumulo di stracci. Michelangelo Pistoletto p Venere degli stracci Venere Il tra l’equilibrata eleganza della statua e il disordine della montagna di vecchi indumenti induce lo spettatore a riflettere sulle contraddizioni della società dei consumi. forte contrasto  Michelangelo Pistoletto, , 1967, tecnica mista. Biella, Fondazione Pistoletto. > Venere degli stracci Gli alberi-scultura di Penone (Garessio 1947) esplora il rapporto tra uomo, arte e natura lavorando a diretto contatto con il processo vitale degli alberi. Giuseppe Penone Nelle sue opere che reagisce all’intervento dell’uomo con resilienza: supera l’ostacolo e conferma la sua forza adattandosi. Dal 1968, nella serie , Penone inserisce (fusi in bronzo) su tronchi di alberi: crescendo, le piante registrano l’impronta della sua mano inglobandola nel tronco. la vera autrice è la pianta stessa Continuerà a crescere tranne che in quel punto calchi della sua mano  Giuseppe Penone, , 2003, albero e bronzo, misure variabili. > Continuerà a crescere tranne che in quel punto