L’architettura del DOPOGUERRA In 2 parole Tra RIGORE e LIBERTÀ delle forme Le lezioni del Razionalismo di Le Corbusier e di Gropius (▶  pp. 463-465) e dell’Architettura organica di Frank Lloyd Wright (▶  p. 466) influenzano profondamente l’architettura del secondo dopoguerra, che percorre strade diverse e articolate ma tutte comunque riconducibili a due tendenze stilistiche principali: l’impiego di e l’utilizzo di come l’acciaio e il cemento armato; forme razionali materiali moderni il ricorso a , che vogliono inserirsi in maniera armonica nel contesto naturale. forme libere ed espressive La biblioteca accogliente di Kahn Nei suoi edifici l’architetto (Kuressaare 1901-New York 1974) non cerca a tutti i costi un effetto di novità, ma un legame con l’architettura del passato. Nella propone forme equilibrate con spazi essenziali ed eleganti, capaci di soddisfare appieno le esigenze dei fruitori. Louis Kahn Biblioteca della Phillips Exeter Academy Nelle sue opere la forza della luce e la semplicità dei materiali trasmettono lo stesso dei monumenti antichi. senso di pace e austerità  Louis Kahn, Biblioteca della Phillips Exeter Academy, 1965. Exeter (Inghilterra). > La chiesa del viaggio di Michelucci L’architettura di (Pistoia 1891-Fiesole 1990) cerca un rapporto di integrazione con il in cui sorge: la , per esempio, con le sue forme curve e dinamiche, dialoga con le grandi arterie autostradali che le passano vicino e, attraverso il tetto , richiama il carattere provvisorio del viaggio. I (pietra e cemento per le murature e lastre di rame per la copertura) si armonizzano perfettamente con il paesaggio toscano. Giovanni Michelucci contesto naturale Chiesa di San Giovanni Battista a forma di tenda materiali semplici  Giovanni Michelucci, Chiesa di San Giovanni Battista, 1964. Campi Bisenzio (Firenze), lungo l’Autostrada del Sole. >