L’architettura CONTEMPORANEA In 2 parole Costruzioni in dialogo con l’ARTE, la TECNOLOGIA e l’AMBIENTE Dagli anni Settanta ad oggi la tecnologia, l’attenzione alla funzione decorativa ed estetica degli edifici e le esigenze sempre più pressanti di rispetto dell’ambiente hanno profondamente influenzato anche l’architettura. Stili e tendenze diverse si succedono e convivono: dall’ (“alta tecnologia”), rappresentata in Italia dallo studio di Renzo Piano, che valorizza i e ne sfrutta tutte le potenzialità per creare edifici innovativi; al degli anni Ottanta, che mira a “scomporre” l’architettura tradizionale, progettando strutture dalle , come le opere di Gehry e Hadid; fino all’architettura più recente che disegna e ad essa ispirati. High-Tech materiali più moderni Decostruttivismo forme irregolari e bizzarre edifici in armonia con la natura Biografia di Renzo Piano L’edificio senza veli di Piano e Rogers Uno dei maggiori protagonisti dell’architettura contemporanea è l’italiano (Genova 1937), che ha costruito in tutto il mondo gli edifici più disparati, tra cui teatri, musei, palazzetti dello sport e aeroporti. Si tratta di veri e propri monumenti d’avanguardia nei quali Piano abbina la e la , attraverso la scelta delle tecnologie e dei materiali più appropriati, all’ in cui l’edificio sorgerà. Renzo Piano bellezza funzionalità attenzione per il contesto Insieme all’inglese (Firenze 1933-Londra 2021), vince nel 1971 un concorso internazionale per realizzare uno spazio dedicato all’esposizione e allo studio dell’arte contemporanea nel cuore di Parigi: il . Quando viene eretto, l’edificio, vistosamente in contrasto con l’architettura circostante, suscita un grande scandalo. Simile a un , ogni funzione dell’edificio è ed è perfettamente leggibile e identificabile. Richard Rogers Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou motore svelata alla vista Renzo Piano e Richard Rogers, , facciata e particolare, dal 1971. Parigi. > Centro Georges Pompidou Osserva da vicino Anche le di tutto l’edificio sono condutture visibili, evidenziate dai loro diversi colori: giallo per l’elettricità, rosso per gli ascensori e le scale mobili, verde per l’acqua e blu per l’impianto di aerazione. >> pagina 511 Gehry: un museo in dialogo con acqua e cielo Nel 1997 a Bilbao, in Spagna, apre al pubblico il , progettato dall’architetto canadese naturalizzato americano (Toronto 1929): anziché svelare la “macchina” dell’edificio, come Piano e Rogers, Gehry decostruisce” in modo spettacolare lo spazio del museo. L’edificio è formato da una serie di , che rompono in modo drastico con lo stile architettonico tradizionale e allo stesso tempo . Il Guggenheim è interamente rivestito di sottili lastre di titanio, che ricordano le squame di un pesce e riflettono la luce atmosferica moltiplicando all’infinito l’effetto dirompente delle sue forme complesse che si avvitano verso il cielo. Museo Guggenheim Frank Gehry “ volumi complessi dialogano con gli edifici e il fiume vicini Frank Gehry, Museo Guggenheim, 1997. Bilbao (Spagna). > Hadid: un museo per l’arte contemporanea Tra i grandi architetti contemporanei spicca il nome di (Baghdad 1950-Miami 2016), prima donna a ricevere, nel 2004, il prestigioso Pritzker Prize. Nel 1998, a seguito di un concorso internazionale, Hadid vince l’incarico per la realizzazione a Roma del , il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il progetto rappresenta una capace di comporre e integrare : ambienti per l’esposizione museale e lo studio, per l’accoglienza dei visitatori, per eventi e attività commerciali. I volumi complessi, le pareti curve e gli spazi disposti su più livelli stupiscono e affascinano il visitatore, a cominciare dalla grande hall centrale, sopra la quale si sovrappone un volume diagonale che all’esterno sembra sporgere in modo precario dall’edificio. Zaha Hadid MAXXI sintesi creativa spazi con funzioni diverse Zaha Hadid, MAXXI, dal 1998. Roma. >