L’arte MINOICA In 2 parole Grandi PALAZZI e AFFRESCHI legati alla NATURA La nasce nel III millennio a.C. sull’isola di Creta e prende il nome dal mitico re Minosse. Basa la sua prosperità sul e si sviluppa intorno ai destinati a ospitare il prìncipe locale, la sua corte e migliaia di funzionari e lavoratori. civiltà minoica commercio marittimo grandi palazzi Cnosso: una città-palazzo I palazzi cretesi sono in genere che seguono l’andamento del terreno e hanno una pianta molto complessa. Nel , la fitta disposizione di sale e stanze intorno a un cortile centrale ha probabilmente ispirato il mito greco del labirinto, dove il re di Creta Minosse avrebbe nascosto il Minotauro (un essere dal corpo umano e dalla testa di toro). In realtà, nel Palazzo di Cnosso la distribuzione delle varie attività era a seconda delle funzioni: nei piani superiori si trovavano gli ambienti destinati al culto, le sale di rappresentanza, le botteghe e gli uffici; i magazzini invece erano disposti lungo il perimetro esterno. disposti su terrazze Palazzo di Cnosso razionalmente organizzata in quartieri  Disegno ricostruttivo del Palazzo di Cnosso, XX-XV secolo a.C. > La Sala del re La del Palazzo di Cnosso prende il nome da un trono in pietra probabilmente usato per le cerimonie religiose. Lungo le pareti della stanza corre una panchina, anch’essa di pietra; gli affreschi, in gran parte ricostruiti, raffigurano in bianco e rosso piante e grifoni (animali fantastici metà aquile e metà leoni). Sala del trono  Sala del trono, XV secolo a.C. Creta, Palazzo di Cnosso. >  >> pagina 55  Giochi, mare e natura negli affreschi I soggetti rappresentati negli affreschi che ricoprivano le pareti delle stanze e dei cortili del Palazzo di Cnosso erano generalmente legati alla vita del tempo oppure erano ispirati al mondo della natura; il tema più rappresentato è il , pieno di pesci e delfini. mare La è uno degli elementi del grande quadro della natura. La raffigurazione però non è mai fedele alla realtà: i pittori utilizzano colori vividi, chiari e luminosi, e ricorrono a tratti lineari, essenziali, senza dare importanza né alla profondità spaziale né alle reali dimensioni dei soggetti. Così il mondo naturale diventa . figura umana poco realistico, quasi fiabesco e incantato Uno degli affreschi più famosi raffigura il , animale simbolo del mondo minoico: un giovane volteggia sulla groppa di un toro mentre ai due lati sono riconoscibili, dipinte di bianco, due figure femminili. L’uomo sta compiendo una complicata acrobazia, ma il vero protagonista della scena è l’enorme toro, raffigurato al centro, mentre corre a grandi salti. Gioco del toro   Video – L'affresco del Gioco del toro   , XVI secolo a.C., affresco. (Creta), Museo Archeologico. > Gioco del toro Heraklion Osserva    e interpreta Esistono diverse interpretazioni dell’affresco. Secondo alcuni studiosi raffigurerebbe in sequenza tre momenti di un gioco che si svolgeva con un acrobata e un animale: a sinistra l’atleta afferra il toro per le corna, poi esegue un salto mortale sulla groppa, infine ricade a terra in piedi. Ti sembra un’interpretazione possibile? Animali marini sulla ceramica Anche la ceramica è diffusa a Creta: gli stessi soggetti presenti sui dipinti parietali compaiono negli oggetti di uso quotidiano, come la che con i suoi tentacoli arriva a coprire tutta la superficie del vaso, attorcigliandosi con naturalezza. Brocca decorata con un polpo   , 1600 a.C., ceramica. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. > Brocca decorata con un polpo