TUA VIVIT IMAGO Una struttura innovativa... LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI Il contesto storico Il contesto storico L età I domini di Roma nel 45 a.C. e la guerra civile tra Cesare e Pompeo. di Cesare Regno del Bosforo Lerida Danubio Rubicone (49 a.C.) (49 a.C.) Marsiglia m a r N e ro Munda L età di Cesare 73-71 a.C. Rivolta di Spartaco Battaglie principali 58-50 a.C. Campagna militare di Cesare in Gallia 53 a.C. Battaglia di Carre e morte di Crasso 60 a.C. Accordo fra Cesare, Pompeo e Crasso (primo triumvirato) (100-1 a.C.) Seconda metà del I secolo a.C. C. Compiuta ellenizzazione della cultura latina 116-27 a.C. Varrone 100-44 0 44 a.C. Cesare 106-43 a.C. Cicerone 100-27 a.C. Cornelio Nepote Il contesto letterario Una nuova letteratura imperium straordinario con cui vince la resistenza antisillana in Spagna e doma la rivolta degli schiavi di Spartaco, poi è nominato console insieme a Crasso (70 a.C.). 49 a.C. Cesare attraversa il Rubicone e inizia la guerra civile con Pompeo 48 a.C. Vittoria di Cesare a Farsàlo; Pompeo si rifugia in Egitto, dove viene assassinato 46 a.C. Vittoria di Cesare a Tapso; suicidio di Catone il Giovane a Utica 45 a.C. Vittoria di Cesare a Munda 44 a.C. Idi di marzo: Cesare, dittatore a vita, è assassinato per una società in mutamento 47 a.C. Varrone porta a termine le Antiquitates, fondamento della tradizione erudita antica 45/44 a.C. Pubblicazione del De lingua Latina, importante trattato per lo studio della lingua latina E LE GUERRE CIVILI 325 che dà il nome La statuetta di bronzo a Pompei: alla casa del Fauno bronzi ellenici l opera è uno dei rarissimi secolo a.C. originali, II-I Il contesto letterario Una nuova letteratura per una società in mutamento 1. Il contesto in breve Pompeo ottiene un 94/93-51/50 a.C. Luc Lucrezio 887-57 a.C. Catullo 86-35/34 886 6-35/34 6-3 a.C. Sallustio 324 3 CONTESTO LETTERARIO un quadro sintetico ma esaustivo dei generi letterari e degli autori più signi cativi del periodo; Pompeo L uscita di scena di Silla, ritiratosi a vita privata nel 79 a.C. e morto sivo, riapre brevemente l anno succesle porte all instabilità politica, anche perché nelle province si è insediata, già dall 82 a.C., una sacca di resistenza iberiche antisillana guidata da Quinto un ufficiale di Gaio Mario. Sertorio, Questa situazione fornisce l opportunità di emergere Pompeo, figlio di Gneo Pompeo Strabone, uno a Gneo dei generali che hanno di Roma durante la guerra comandato le legioni sociale: ottenuto dal Senato un imperium straordinario, sce, in pochi anni, a sgominare questi rieSertorio e a concludere vittoriosamente la difficile militare che gli è stata assegnata (71 a.C.). Il suo prestigio cresce ulteriormente campagna quando, as- 63 a.C. Congiura di Catilina 67-66 a.C. Pompeo ottiene poteri speciali per combattere i pirati e Mitridate I SECOLO CULTURA Nilo 76-71 a.C. Guerra contro Sertorio in Spagna Alessandria Spedizione di Cesare Fuga di Pompeo 70 a.C. Consolato di Pompeo e Crasso CIPRO CRETA Stati vassalli di Roma 78 a.C. Morte di Silla Tra il II e il I secolo a.C. la cultura e la letteratura latina subiscono profonde innovazioni. Gli sconvolgimenti politici e militari hanno modificato i rapporti tra res publica e cittadino, che ora sente prevalere la dimensione individuale su quella comunitaria. Questo fa sì che si sviluppi la poesia soggettiva. Nasce anche il genere satirico, che affianca discipline più tecniche (grammatica, oratoria, filologia). Il teatro vive, invece, un periodo di declino. Regno dei Parti Eufrate neo (cioè per la stesura di nuove leggi) al fine di innovare gli istituti della repubblica, l estremo tentativo della ha segnato parte tradizionalista della classe dirigente romana ordinamento rivelatosi di ricostituire un ormai obsoleto ( p. 296). penisola è stato letteralmente perché il stravolto dalle ripercussioni delle campagne militari. economiche In aggiunta a ciò, la classe dirigente è stata messa conflitto politico sempre in crisi da un più aspro fra le due linee politiche principali, quella e quella degli optimates. dei populares Questa contesa intestina si è tradotta in una serie forma della res publica di tentativi di riarticolati in più fasi, che hanno visto ogni volta durezza dello scontro: aumentare il grado di alle iniziative dei Gracchi hanno fatto seguito quelle Cinna. La presa del potere di Druso, Rufo, da parte di Silla, che ha assunto la dittatura legibus scribundis in breve Atene M e d i t e r ra Domini di Roma nel 45 a.C. a CONTESTO STORICO i fatti più rilevanti e le loro implicazioni socio-politiche; Tigri (48 a.C.) mar 1. La fine di un epoc LA CRISI DELLA REPUBBLICA Zela (47 a.C.) Lesbo Farsalo Tapso (46 a.C.) I lunghi anni Equilibri precari Il II secolo a.C. di guerre e conquiste ha visto Roma assurgere Mediterraneo: nei decenni al ruolo di potenza egemone destabilizzano successivi alla distruzione del di Cartagine e di Corinto gli equilibri interni di repubblica ha consolidato (146 a.C.), la la sua presenza nella penisola Roma che, nel corso Iberica, nella Gallia meridionale, Numidia, in Dalmazia e in Asia minore. Le conseguenze del I secolo a.C., in di questa supremazia, provocato una grave destabilizzazi si trova ad affrontare però, hanno one degli equilibri interni aspri conflitti sociali. tessuto sociale della alla società romana, Un percorso didattico progettato sulle esigenze della scuola. Tre tipologie di unità: Durazzo Brindisi Taranto Lilibeo Utica Hadrumentum Il tramonto della repubblica in breve STORIA Roma (45 a.C.) Cadice Approfondisci LEZIONE TRECCANI 78-44 a.C. „ Accio „ Lucilio in breve genere la satira ( p. 313) l unico il rango di genere letterario dirà Quintiliano nell InIn primo luogo, raggiunge da modelli greci, come X, 1, Romani e non derivato è interamente nostra , interamente creato dai «senza dubbio la satira quidem tota nostra est, vero fondatore. stitutio oratoria (satura trova in Lucilio il suo da Ennio e Pacuvio, essa a Quinto Lutazio 93): già sperimentata letterario raccolto intorno a opera del circolo cioè quella in cui il Inoltre, vede la luce cosiddetta soggettiva , e che troverà a.C.) anche la poesia propri stati d animo dei Càtulo (morto nell 87 e sentimenti persona dei propri Catullo e poi in quelli poeta parla in prima dapprima nei versi di nei decenni successivi, la massima espressione, Properzio, Ovidio). dei poeti elegiaci (Tibullo, culturale e letterario politiche Le trasformazioni sociali, e sperimentazioni letterarie e la morte di Silla Trasformazioni sociali guerra punica (146 a.C.) tra la fine della terza e militari che si susseguono campo culturale e letterario. e del ovviamente anche in colonizzazione del Vicino (78 a.C.) si rispecchiano mediterraneo e la progressiva La conquista del bacino fronte: conseguenze su un triplice greca si fa più serrato: Medio Oriente comportano mos maiorum e la cultura del austeri il circolo valori stato i 1. il confronto tra tra le due istanze, era di cercare una sintesi e del filosofo determinante, nello sforzo di Scipione Emiliano assi81), per opera soprattutto un notevole sforzo di degli Scipioni ( p. a.C.), che avevano compiuto publica; Panezio di Rodi (ca 185-110 tradizionali della res ideali agli stoicismo dello la personalizzazione milazione e adattamento acquisito dagli equites, militare ed economico sì che avvenga una significa2. il crescente potere di nuove ricchezze fanno città, con un degli eserciti e la disponibilità dalle campagne alle e masse di popolazione lo scontro tra optimates tiva migrazione di grandi acuisca si che e della plebe urbana, poderoso incremento mo, la populares; e res publica: l individualis o del rapporto tra civis più i confini della 3. si verifica un cambiament corrodono sempre di e intima, l ambizione riflessione personale dimensione comunitaria. VideoRIPASSO I generi: la satira „ IL TEATRO commedia Nel corso e della il I secolo a.C. sembra a.C. la tragedia perde a Roma nel corso del Il declino della tragedia consenso del pubblico: Il declino della tragedia tragico stesso: lo stile ampolloso e di fattori interni al genere dipendere da una serie patetico e la mancanza di originalità non si temi nuovi e originali; autori di presentare spettacolari che non adeguano al nuovo l incapacità degli toni pateticamente e l intensificazione di uditorio, quello della lo stile ampolloso e degli urbana plebe hanno presa sulla massa; corali. immigrati. tra parti recitate e parti la mancata fusione e colta è in grado di che solo un élite raffinata così in uno spettacolo La tragedia si trasforma e la continua trasformazion apprezzare e di coltivare. p così dire esterno : costitu ne aggiunge uno per folla, costituita A questi elementi se grande pubblico. La o di gusti da parte del e da immigrati ociale produce un cambiament sociale a Roma dalle campagne) da spettainurbata (cioè trasferitasi plebe particolare in , dalla più empre sempre di divertimento e, è attratta da altri tipi ( cacce ). Per contrastaell Oriente e dell Occident dell Oriente gare ippiche, venationes ludi circensi e gladiatori, sugli effetti spettacolari; puntando oli di atleti, pugili,LA coli CRISI DELLAdiREPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI tragedia si tenta rinnovare la per gli allestiree una simile concorrenza periodo si caratterizzino rappresentazioni di questo ciò spiega perché alcune Le sorti della tragedia letterario? consistente sia questi mutamenti nell ambito Come si rispecchiano comportano uno sviluppo di fermento politico fondamentale Questi anni così carichi dibattiti, sia della storiografia, con gli indiffusione di numerosi dell oratoria, con la grazie al maggiore contatto gli avvenimenti; inoltre, tecniche , per registrare e interpretare anche determinate discipline una significativa fioritura romana come la tellettuali greci, vivono una disciplina prettamente e la filologia (ma anche come la grammatica raggiunto nel II secogiurisprudenza). e tragedia che avevano commedia con notevoli eccezioLe forme teatrali tradizionali, il loro declino, seppur maggior fioritura , iniziano sperimentazioni. lo a.C. il momento di a nuove fondamentali posto il lasciano e da Accio), ni (rappresentate in primis del I secolo Sandro Botticelli, Venere e Marte, 1485 ca. Londra, National Gallery. Catullo, poeta novus, aspira a una poesia perfetta, elegante e raffinata. 303 302 La ricerca della perfezione formale La GRANDI AUTORI un affondo sui grandi nomi della letteratura latina. Catullo Perché leggerlo oggi? Catullo introduce nel mondo poetico l elemento della soggettività: il privato, gli affetti e le indignazioni del poeta si trasformano in poesia. Esplora l argomento Video PRESENTAZIONE Perché leggere Catullo Armonia perfetta di vita e poesia Il Liber di Catullo, raccolta di brevi componimenti su temi privati (amori, amicizie, inimicizie, antipatie politiche, momenti di vita quotidiana) che include anche una sezione di carmi di argomento più erudito (carmina docta), è un prodotto culturale di estrema importanza per la storia letteraria latina. Esempio paradigmatico della cosiddetta poesia nuova , di cui costituisce l opera più significativa a noi pervenuta, segna una svolta nella tradizione poetica, in quanto introduce l elemento della soggettività del poeta fra i temi cantati. In Catullo la relazione tra vita e letteratura è da considerarsi sempre in direzione biunivoca: se da una parte la poesia appare come grondante di vita reale, dall altra è la reinterpretazione letteraria dell esperienza personale a influenzare profondamente la rappresentazione della vita stessa. L esperienza letteraria, intrisa di erudizione e imbevuta della cultura dei Greci, non arriva mai a sovrastare l esperienza biografica. Catullo si mantiene in un equilibrio perfetto, traducendo i suoi affetti e le sue indignazioni in forme poetiche semplici e raffinate a un tempo. Leggere i carmina significa entrare in contatto con quelle emozioni che il poeta novus ha saputo trascendere in una dimensione assolutamente universale. L amore, gli amici, l urbanitas Catullo trasforma in poesia un composito e complesso universo affettivo. Una vicenda d amore, la passione per Lesbia, occupa uno spazio importante: dalla richiesta di baci al disperato tentativo di accettare la fine della storia, dalle considerazioni sulla bellezza dell amata alle maledizioni contro di lei. La voce di un amante che dal I secolo a.C. attraversa i secoli e suona ancora familiare al lettore di oggi. Ma Lesbia non è l unico affetto del poeta. Accanto a lei ci sono gli amici, soprattutto quelli con cui condivide la passione poetica e le scelte letterarie (come Calvo, Cornelio Nepote, Ortensio rtalo), e c è il mondo sociale della Roma del tempo, una città che si autorappresentava come centro culturale moderno e che conseguentemente poneva questo ideale (l urbanitas) in contrapposizione con l arretratezza della provincia. poesia di Catullo si sviluppa in un momento di importante trasformazione nella storia romana: la crisi della repubblica. Mentre fino a questo momento l impegno politico (il negotium) è stato un imperativo per ogni cittadino che volesse dirsi romano, la progressiva concentrazione del potere nelle mani di uno solo rende ora difficile la partecipazione politica attiva e induce al distacco. Gli intellettuali, dunque, trovano rifugio nell otium, il tempo dedicato alle attività letterarie. La poesia nell ottica di Catullo e dei poetae novi deve essere idealmente perfetta. Il modello di grazia e cura formale è quello alessandrino, secondo una tendenza letteraria caratterizzata dalla ricerca di una perfetta eleganza della forma che si sviluppa in età ellenistica. L elaborazione è maniacale, anche nei componimenti più brevi. In quanto espressione delle emozioni profonde, per la sua poesia l autore vuole ricorrere alle forme più alte, ai modelli migliori. Seleziona e lima ogni elemento, dal lessico alla metrica, dai riferimenti topografici a quelli mitici. Soprattutto con il mito Catullo elabora un rapporto complesso di riferimenti intrecciati, facendo corrispondere alle diverse vicende mitiche le proprie esperienze personali, dal dolore per il lutto del fratello alle diverse passioni legate alla storia con Lesbia. Una voce che attraversa i secoli Se la dottrina dei carmi del Liber mostra profondi legami con la cultura del suo tempo, che si comprendono appieno solo studiandola con gli strumenti della storia letteraria e della filologia, essa non mette in ombra le emozioni. Catullo è stato un poeta generoso e vero: ha vissuto tutte le emozioni di un amore infelice e ha saputo celebrarlo con l immediatezza ricercata che leggiamo nella celebre formula odi et amo ( io odio e amo ). Leggerlo oggi significa riuscire a entrare nel complesso mondo emotivo di un uomo di I secolo a.C. e rivivere con lui passioni, viaggi, amicizie, e soprattutto amori. Slide PERCORSO BREVE 363 ... che consente una fruizione autonoma L autore Cicerone LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI 30 I ritratti ciceroniani T7 Catilina, un eroe nero tratto da Pro Caelio 12-14 ITALIANO caddero innanzi agli occhi prima che io le immaginassi, le toccai con mano prima di sospettarle. Se perciò nella caterva de suoi amici ci fu anche Celio, quel che importa è ch egli si dolga di aver errato (com io mi dolgo e quante volte! dello stesso errore verso lo stesso uomo), assai più che non tema gli si faccia di quell amicizia un accusa. Nella Pro Caelio, pronunciata nel 56 a.C., Cicerone delinea il profilo del nobile e ambizioso Catilina, dal quale era stato attratto, tra i molti altri, anche il giovane Celio. Il ritratto di Catilina quale personaggio sinistro e abile nell irretire è funzionale alla difesa dell imputato. (trad. C. Giussani) Analisi del testo 5 10 15 20 25 12. E fu, appunto, solo dopo molti anni di vita forense, che Celio si accese per Catilina: ciò che, del resto, accadde a molti altri, di ogni ordine e di ogni età. E veramente c erano in lui (lo ricorderete di certo) moltissimi indizi, non espressi ma adombrati, di preclare doti. Si valeva bensì di molti uomini spregevoli; ma fingeva devozione ai migliori. Le seduzioni del vizio operavano largamente su di lui, ma insieme lo pungevano gli stimoli dell attività e del lavoro. Ardevano in lui gli istinti lascivi; ma era pur vivo l amore per la vita militare. Io non credo che sia mai apparso un così straordinario esemplare di confuso miscuglio di tendenze e passioni tra sé diverse e avverse e contrastanti. 13. Chi più di lui gradito, a un certo tempo, agli uomini più egregi, e chi più stretto ai peggiori? Quale miglior cittadino di lui, in un dato momento, e quale più orribile nemico della città? Chi più immerso nei piaceri, e più tollerante delle fatiche? Più avido nel carpire, e più prodigo nel donare? Meraviglioso veramente in lui, o giudici, il conquistare molti alla propria amicizia, il conservarli col rispetto, il mettere il suo in comune con tutti, il soccorrere nel bisogno gli amici col denaro, col credito, col sacrificio personale, col delitto stesso, ove fosse necessario, o con l audacia, il mutare e rimutare l indole propria, e torcerla e piegarla or di qua or di là, il vivere austeramente con le persone gravi, lietamente cogli spensierati, serio coi vecchi, cameratesco coi giovani, sfrontato coi facinorosi, lussurioso coi corrotti. 14. Con una così varia e multiforme natura, come aveva raccolto intorno a sé da ogni dove ogni disperata canaglia, così teneva nelle sue file molte persone diritte e probe mercé l apparenza di una finta virtù; né mai sarebbe da lui scoppiato un così scellerato furore distruttivo contro lo Stato, se un così grande cumulo di vizi non si fosse sostenuto sopra un fondamento di duttilità e di perseveranza. Bando, dunque, o giudici, a quella pretesa avversaria; e l amicizia con Catilina non sia apposta come titolo d accusa. Lo dovrebb essere per troppi, e fra questi per molti galantuomini. Io stesso, io, dico, per poco non fui un tempo tratto da lui in inganno, quando mi parve di vedere in lui un buon cittadino, sollecito di ogni migliore relazione, amico sincero e fedele.1 Le sue infamie mi 1. Io stesso fedele: da una lettera all amico Attico (Ad Atticum I, 2, 1) sembra che Cicerone avesse rischiato di cadere nelle reti di Catilina, quando, nel 65 a.C., aveva avuto l intenzione di difenderlo da un accusa di concussione (de repetundis), forse sperando di averlo come alleato nella campagna elettorale per il consolato. di Catilina in Sallustio: «un corpo incredibilmente reCatilina tra Cicerone e Sallustio Negli anni immesistente alla fame, al gelo, alla veglia (corpus patiens diatamente successivi alla repressione della congiura inediae algoris vigiliae, supra quam cuicquam crediCicerone continua a parlare insistentemente di Cabile est, De coniuratione Catilinae 5). tilina, nelle orazioni e nelle lettere private, codificandone un immagine che, con scopi diversi, sarà ulteIl ruolo di Celio Nelle Catilinariae Cicerone si era riormente sviluppata da Sallustio nel De coniuratione soffermato sulle ragioni sociali che avevano spinto Catilinae ( p. 774). molti giovani nelle braccia di Catilina; nella Pro Caelio Nella Pro Caelio Catilina viene descritto come lo spazio dato alla figura del cospiratore è funzionaun uomo dotato di moltissimi abbozzi di elevate virle alla difesa dell accusato. L oratore conferma i tratù (permulta maximarum non expressa signa sed scorsi catilinari del suo assistito, ma nega ogni suo adumbrata virtutum, «moltissimi indizi, non espressi legame con la congiura. Celio non ha infatti il profilo ma adombrati, di preclare doti , rr. 3-4) e di orrendi di un sovversivo e, a differenza di molti catilinari, è vizi (tot vitiorum tanta immanitas, «un così grande cuonesto, serio, puro e gode di ottime condizioni ecomulo di vizi , rr. 23-24), di qualità affascinanti e pernomiche. Nonostante ciò, come molti Romani di ogni verse e di impulsi brutali. Nel suo animo convivono classe sociale e di ogni età, ha subìto il fascino di Catendenze e passioni opposte e tra loro contrastanti tilina (cum omnis omnibus ex terris homines improe si consuma una continua lotta tra il bene e il male bos audacisque conlegerat, tum etiam multos fortis atque contrariis inter se pugnantibus LA (ex CRISI DELLAdiversisque REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI viros et bonos, «come aveva raccolto intorno a sé da naturae studiis cupiditatibusque conflatum, «confuogni dove ogni disperata canaglia, così teneva nelso miscuglio di tendenze e passioni tra sé diverse e le sue file molte persone diritte e probe , rr. 20-22), avverse e contrastanti , rr. 8-9). La tecnica del conT7 e l alternanza Nulla sididissolve nullaalla ma questo non è un motivo valido per accusarlo di luci e ombre nel si confanno trasto essere corrotto, altrimenti una simile accusa dovrebdescrizione unrerum personaggio dalla natura tratto dadiDe natura I,sinistro, 215-264 ITALIANO be essere mossa a troppi uomini, anche galantuodoppia e multiforme, quale appare anche dal ritratprincipio che la scienza conosce come conservazione dellafamiliaritatis materia era comune a piùEst di una mini: nec Catilinae crimen haereat. ne propone Sallustio:moderna «Un animo temerario, toIl che correnteversatile, del pensiero (Empèdocle, Anassàgora, gli commune epicurei) ecum Lucrezio discute appena bonis conclusa enim multisne et cum quibusdam subdolo, in ogniantico cosa simulatore e dissimula dimostrazione della tesi((Animus complementare a questa, («l amicizia cioè che nulla nulla. I corpi visibili con nasce Catilinadal non sia apposta comeperiscono titolo latore , trad. G. Pontiggia audax subdolus quando la forza di coesione tiene uniti gli De atomi d accusa. soccombe una forza esterna maggiore intensità, Loadovrebb essere per di troppi, e fra questi varius, cuius rei lubet simulatorche ac dissimulator, ma gli atomi stessi non è infinita e indistruttibile, i processi di aggregazione molti galantuomini , rr. e25-27). Persino Cicerone 5). vengono distrutti. La materiaper coniuratione Catilinae e Tra disgregazione entrambi componenti nell equilibrio infatti aveva rischiatodell universo. di essere ingannato da Catilina le qualità di sono Catilina più ammirate dai suoiindispensabili se(rr. 27-29)! guaci vi era la patientia (quis in laboribus patientior?, L eccessiva demonizzazione di Catilina nella Pro «[chi] più tollerante delle fatiche , r. 12), derisa però «abituato da di Cicerone seconda 215 Per più la nella natura tornaCatilinaria: a dissolvere ognidalla essere Caelio mira alla persuasione dell uditorio e alla dimopratica delle violenze e dei crimini a tollerare freddo, dei suoi corpi primi, ma non lo riduce al nulla. strazione di come un uomo senza scrupoli e sfrontato riesca a esercitare abilmente la propria opera di fame, sete e sonno, da costoro [cioè dai suoi seguaSeci]infatti qualcosaunfosse in tuttelelerisersue parti, seduzione e corruzione con chiunque, bonii o impro bi era considerato duro,mortale mentre logorava ogni essere strappato d unneltratto alla nostra vista:1 che siano. ve della sua svanirebbe, attività e le sue qualità morali piacere II, alcuna 9). La patientia e nella scelleratezza non ci sarebbe allora(Catilinariae bisogno di forza capace rientra anche nella rappresentazione della vis fisica2 Mettiti alla prova 220 di disgregarne le parti e scioglierne l intreccio. Laboratorio sul testo 590 225 230 235 In realtà, poiché le cose son tutte formate da seme eterno,3 fin quando non sopraggiunge una forza che nell urto le fenda o vi penetri dentro nei vuoti e le disgreghi, la natura non lascia vedere il disfarsi di nessuna.4 Infine ciò che il tempo rimuove per vecchiaia, se lo distrugge consumando a fondo tutta la materia, di dove trae Venere la stirpe animale, secondo le specie, alle rive della luce, di dove la terra operosa la nutre e l accresce, procurando il cibo secondo le specie?5 Di dove alimentano il mare le sue fonti native e i fiumi lontani? Di dove il cielo nutre le stelle?6 Allora tutto quanto ha un corpo mortale già dovevano averlo consumato il tempo infinito e i giorni trascorsi. Che se in quello spazio di tempo trascorso ci son sempre stati i principi di cui è formato e ricomposto questo mondo, 1. Se infatti vista: dimostrazione per assurdo. Lucrezio prende in considerazione un ipotesi (che qualcosa possa essere mortale e cunctibus partibus, in tutte le sue parti prese insieme , cioè completamente, con annichilimento totale ), e dimostra che le conseguenze che ne derivano sono in contrasto con l esperienza comune. 2. forza intreccio: la disgregazione dei corpi non avviene in modo casuale e totalmente imprevedibile, ma può essere determinata soltanto dall impatto di una 490 forza esterna capace di sciogliere i legami che tenevano uniti gli atomi di quei corpi. 3. le cose eterno: gli elementi costitutivi della materia (gli atomi, non ancora introdotti esplicitamente) sono indistruttibili: una caratteristica che li distingue dagli elementi di Empedocle e Anassagora, i quali sottostanno invece al principio dell infinita divisibilità della materia (a-tomos in greco vuol dire indivisibile ). 4. Per di più nessuna: ai vv. 215-224 Lucrezio illustra la prima prova della conservazione della materia. L autore Lucrezio 240 245 250 ONLINE 591 255 260 sono certo dotati di natura immortale: non possono dunque tornare nel nulla.7 E poi una stessa forza e causa distruggerebbe le cose tutte insieme, se la materia eterna non le tenesse unite, allacciate in un intreccio più o meno fitto.8 Certo infatti un contatto basterebbe a causare la morte, perché non vi sarebbero principi con un corpo eterno, di cui dovrebbe dissolvere la trama una forza specifica. Ma in realtà, poiché intrecci differenti serrano i principi tra loro e la materia è eterna, le cose rimangono col corpo intatto fin quando si fa avanti una forza abbastanza potente per il tessuto di ciascuna. Non ritorna dunque al nulla nessuna cosa, ma tutte disgregandosi ritornano ai corpi elementari della materia.9 Infine svaniscono le piogge quando il padre cielo le precipita nel grembo della madre terra, ma lucenti spuntano le messi e verdeggiano i rami sugli alberi, e questi crescono e si appesantiscono di frutti; di qui poi si nutre la specie nostra e quella delle fiere, di qui vediamo fiorire di bambini le prospere città e d ogni parte le selve frondose risuonare delle ultime nidiate; di qui le pecore gravate dal pasto nei pascoli grassi adagiano il corpo e cola il candido latte dalle mammelle tese; di qui gli ultimi nati sulle zampe malferme impazzano tra l erba tenera, le giovani menti travolte dal latte inebriante.10 Ciò che si vede non perisce dunque fino in fondo poiché la natura ricava una cosa dall altra e non lascia che se ne generi alcuna se non grazie alla morte di un altra. (trad. L. Canali) 5. trae Venere specie?: l immagine richiama direttamente l inno a Venere all inizio del libro ( T2). La non distruttibilità della materia rende possibile la forza creatrice della Venus physica, responsabile della continua vitalità delle specie animate. 6. il cielo stelle?: i corpi celesti trovano nutrimento, cioè energia per la loro combustione, nel cielo. La teoria è in origine empedoclea, ma è accettata in epoca ellenistica sia dagli stoici che dagli epicurei. 7. Infine nulla: ai vv. 225-237 è esposta la seconda prova della conservazione della materia. Se davvero le res potessero venir distrutte, se, cioè, la materia potesse scomparire, nel corso del tempo, che è infinito, tutta la materia sarebbe stata eliminata, e nulla potrebbe più esistere: il che, naturalmente, non è vero. 8. una stessa fitto: la variabilità della forza che tiene uniti i composti, e, conseguentemente, della forza esterna che è necessaria per separarli, dimostra che gli atomi non sono di per sé soggetti a distruzione spontanea . 9. E poi materia: la terza prova della conservazione della materia (vv. 238-249) si ricollega alla prima, e specialmente al tema della vis che è necessaria per la separazione dei composti. Se la materia fosse di per sé distruttibile, non ci sarebbe bisogno di una forza esterna che separi i composti (prima prova), oppure una medesima forza, per piccola che sia, potrebbe provocare la separazione di qualunque tipo di composto. In realtà l esperienza dimostra che la separazione dei corpi è causata da una forza esterna variabile, proporzionata al tipo di aggregazione che lega il composto. Questo dimostra che la dissoluzione dei corpi riguarda il concilium, l aggregazione , degli atomi, ma non gli atomi in sé, che sono indistruttibili e si legano tra loro in modi diversi. 10. Infine inebriante: la quarta e ultima prova (vv. 250-261): la pioggia che cade sulla Terra, e sembra scomparire, produce in realtà sostanze nutritive che permettono la crescita degli esseri viventi. Questo passo è dedicato al matrimonio della Terra con il cielo, oggetto di una tradizione molto antica riportata in alcuni filosofi (come, per esempio, Anassàgora). 491 Ogni testo antologizzato è accompagnato da un ampia analisi. L apparato di note è ricco ed esaustivo: non solo aiuto per tradurre, ma fonte di preziose informazioni per comprendere appieno i testi e per confrontarli in maniera signi cativa.