La commedia LA COMMEDIA IN ET MEDIEVALE E MODERNA ALTO E BASSO MEDIOEVO Come nel caso della tragedia, ma in maniera accentuata per il carattere mordace delle sue trame, anche la commedia, durante i primi secoli del Medioevo, fu oggetto di una netta condanna: i temi, uniti all idea generalmente negativa del teatro come luogo di incontri licenziosi, ne segnarono il declino. Tuttavia, già nell alto Medioevo si assiste a una ri-semantizzazione della produzione comica, che consiste essenzialmente nel riadattare modelli e stilemi comici (soprattutto terenziani) al nuovo contenuto, cristiano e edi cante. il caso dei sei drammi della monaca Rosvita di Gandersheim, vissuta nel X secolo. Con la rinascita del XII secolo, nacque in Europa un nuovo genere letterario comico: quello delle commedie elegiache. Erano queste commedie drammi o, per meglio dire, dialoghi scritti per la stragrande maggioranza in distici elegiaci, le cui trame erano modellate su quelle delle commedie classiche, senza dimenticare però l eredità degli altri poeti romani, in particolar modo Ovidio. UMANESIMO E RINASCIMENTO Nell Umanesimo orisce la cosiddetta commedia umanistica, un dramma comico scritto in latino in cui si convogliano i principali elementi della nuova cultura, prima fra tutti la critica verso le istituzioni educative del passato. Uno degli esempi più signi cativi è la Chrysis di Enea Silvio Piccolomini (1405-1464), che nel 1458 diviene ponte ce con il nome di Pio II. Tra la ne del XV e il XVII secolo le varie lingue nazionali danno voce a numerose opere comiche, che divengono ben presto dei classici del genere. il caso de La Celestina dello spagnolo Fernando de Rojas (ca 1470-1541), divertente tra- gicommedia che si conclude con l inattesa morte del protagonista per una caduta dalle scale, pubblicata nel 1499; delle commedie italiane di Ludovico Ariosto (1474-1533) come La Lena e Il Negromante e di Niccolò Machiavelli (1469-1527), autore della Mandragola. Questa rinascita moderna della commedia si basa inizialmente sulla ripresa ravvicinata dei modelli latini (Plauto e Terenzio), ma si sviluppa poi in modo sempre più autonomo e originale, avvicinandosi alla realtà contemporanea dominata dalla nascente classe borghese, con i vecchi che diventano mercanti e i giovani che diventano studenti. DALLA COMMEDIA DELL ARTE A GOLDONI Verso la metà del Cinquecento comincia inoltre a emergere in Italia la commedia dell arte: le maschere, divenute poi tradizionali ed elemento folclorico regionale (Arlecchino, Colombina, Pulcinella...), improvvisano le battute basandosi su un canovaccio sso. Di alcuni decenni posteriori sono le opere dei due massimi rappresentanti moderni del genere comico: quelle inglesi di William Shakespeare (1564-1616), tra cui La bisbetica domata e Pene d amor perdute, che traggono ispirazione, più che dai modelli latini, dalle letterature europee e in particolare dalla novellistica italiana, ma sempre con la volontà di rappresentare, direttamente o indirettamente, la società contemporanea; e quelle francesi di Molière (1622-1673), il principale esponente della commedia realistica , nella quale assume importanza sempre maggiore la descrizione dei caratteri (l avaro, l ipocrita, il malato immaginario), tesi a rappresentare dei tipi umani universali. Troupe di commedianti italiani (forse la troupe dei Golosi), ca 1580. Parigi, Musée Carnavalet. 205