PERCORSI TEMATICI Il riso e il carnevalesco Il rovesciamento dell autorità Al russo Michail Michajlovic Bachtin (1895-1975), uno dei maggiori critici letterari del Novecento, si deve l individuazione di un lone della letteratura europea che affonda le radici nella cultura popolare del riso e del carnevale: quell insieme di tradizioni nel quale si persegue, per mezzo di scherzi e parodie, un temporaneo rovesciamento delle autorità e dei valori costituiti, e che trova espressione letteraria in opere come, per esempio, il romanzo Gargantua e Pantagruele dello scrittore francese Fran ois Rabelais (1494 ca-1553). Bachtin ha indicato l archetipo della «letteratura carnevalizzata nella satira menippea ( p. 349), il genere cui appartengono opere come l Apokoloky`ntosis di Seneca e il Satyricon di Petronio, composte entrambe nel I secolo d.C. Estendendo gli studi di Bachtin alla letteratura latina, lo studioso Maurizio Bettini, in particolare, 208 ha proposto una lettura in chiave carnevalesca del teatro di Plauto, nel quale avviene, a suo avviso, una «inversione giocosa dei normali rapporti sociali analoga a quella propria della festa dei Saturnalia, il carnevale dei Romani. Considerazioni analoghe si possono del resto estendere, almeno in qualche misura, a tutto il complesso degli antichi culti, riti e tradizioni di carattere popolare, nei quali trovava libera espressione la celebrazione dei piaceri del corpo, del vino e della carne, in modo assai diverso da quanto sarebbe poi avvenuto nella successiva religione uf ciale e istituzionale , strettamente legata all esercizio del potere politico. «Un antichissima immagine di Roma Non a caso, è proprio attraverso la descrizione di un corteo di carnevale che l antichissima religione di Roma è evocata in una scena del romanzo Il mondo