LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI in breve difficile trovare una connessione tra i numerosi frammenti, la maggior parte dei quali non supera l estensione di un verso, e dare una loro esaustiva interpretazione. La successione dei libri all interno della raccolta non segue né l ordine di stesura né quello di pubblicazione, bensì si basa su un criterio metrico: una delle caratteristiche principali dell opera, infatti, è la polimetria, cioè l uso di vari metri. I libri I-XXI sono in esametri (il metro che, proprio a partire da Lucilio, diventerà quello caratteristico del genere satirico); i libri XXII-XXV in distici elegiaci; i libri XXVI-XXVII in settenari trocaici, i libri XXVIII-XXIX in senari giambici ed esametri, il libro XXX in esametri. Come abbiamo visto, è probabile che questo ordinamento non sia da attribuire a Lucilio e che egli invece pubblicasse separatamente singole satire o gruppi di satire. Infatti, dal momento che la scelta dell esametro quale metro caratterizzante della satira è avvenuta, da parte del poeta, in maniera graduale, si è ipotizzato che l ordinamento della raccolta sia da attribuire a un editore posteriore (identificato ipoteticamente in Valerio Catone), che avrebbe disposto i libri facendo riferimento alla loro metrica: nella filologia antica era convinzione diffusa l idea che all adozione di un determinato metro fosse strettamente legata la trattazione di certi temi e contenuti e l impiego di definiti toni e stili (i giambi, per esempio, riflettevano nella critica antica il loro originario impiego aggressivo e mordace). Con Lucilio l esametro diviene narrativo, privo cioè della formularità tipica del verso epico enniano; è però duro e impreciso, ancora lontano dalla raffinatezza e dall agilità di quello dei neòteri e dei poeti augustei. Lucilio si rivolge a un La destinazione dell opera Lucilio compone satira per la fruizione privata dei lettori. pubblico intermedio, né Egli concepisce la letteratura come un prodotto rivolto non solo ai ceti nobiliari, ma anche troppo colto né rozzo a quelli medi, che, pur impegnati nella gestione della res publica, dei commercia o dei negotia e incolto, con l intento cittadini, riescono a ritagliarsi spazi di otium culturale. di alleggerire i suoi momenti di otium. Il poeta individua il suo destinatario in un pubblico di media cultura rappresentato per esempio dal giurista e antiquario Marco Giunio Congo, non coltissimo, come il console Manilio o l oratore Persio, né incolto (vv. 595-596 Marx): Affresco della Villa dei Misteri a Pompei, metà del I secolo a.C. 314 Nec doctissimis . Manium Persium haec legere nolo, Iunium Congum volo. Non scrivo per persone coltissime né per individui del tutto ignoranti: non voglio che leggano queste cose Manilio o Persio, voglio che le legga Giunio Congo. (trad. E.R. D Amanti)