LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI in breve il tema della discussione è la salvezza della città di Roma dalla rovina, di cui si individua il responsabile in Lupo. Per eliminarlo, si decide di far leva sulla sua ghiottoneria e di farlo morire per un indigestione di pesci (v. 54 Marx): Occ dunt, Lupe, saperdae te et iura siluri. Ti uccidono, Lupo, le sardelle e i brodi di siluro. (trad. E.R. D Amanti) In nome del realismo Contro il mito e la superstizione L impostazione razionalistica luciliana è evidente ane dell impostazione che in un frammento appartenente al XV libro, nel quale si trattano argomenti morali. Il razionalistica, Lucilio poeta attacca il mito, la superstizione, le paure irrazionali e le si oppone alle Testo PLUS fallaci credenze degli uomini, i quali, pur consapevoli che i mocredenze mitologiche e L irrazionale superstiziose. stri omerici popolano solo mondi fantastici, credono nell esistenza paura dei mostri degli spauracchi e delle Lamiae, le streghe che mangiano i bambini. L iter Siculum L iter Siculum A un amico è dedicata la satira del III libro, il cosiddetto iter Siculum, esem(III libro) è un epistola pio di poesia odeporica (cioè di viaggi, dal greco hodoiporìa, viaggio ), che ispirerà l iter in cui Lucilio narra a un Brundisinum di Orazio (Satire I, 5). Il componimento, nel quale Lucilio narra il viaggio da lui amico, con toni comici e iperbolici, un viaggio compiuto tra il 120 e il 116 a.C. da Roma a Capua e poi fino in Sicilia, è scritto in forma di da Roma a Capua e poi epistola all amico che non ha potuto unirsi al viaggio, ma che con questo componimento in Sicilia. può viaggiare con la fantasia e tracciare le singole tappe su una mappa geografica (vv. 97100 Marx). La descrizione dei luoghi visitati è affidata all iperbole comica, come quando si descrive la salita delle colline di Sezze, nel Lazio, paragonandole ai monti Etna e Athos (vv. 109-113 Marx). Il tema dell amore Il realismo erotico Del XVI libro si conosce solo il titolo, Colly ra, il nome di una donna è affrontato amata da Lucilio. Nella raccolta però compaiono altre donne, come Frine e Hymnis, che esclusivamente nel sono chiaramente nomi di cortigiane, e qualche giovane amante del poeta. Dai frammenti suo aspetto fisico superstiti non emerge nessun sentimentalismo; Lucilio rende donne e ragazzi protagonisti ed erotico, spesso in modo crudo e a tratti di scene erotiche crude e volgari e indulge a immagini fisiologiche oscene. Non mancano volgare. nell opera accenti misogini, che risentono delle idee della filosofia cinica e della commedia, in particolare di ascendenza plautina. Satiro che abbraccia una ninfa, affresco della Casa degli Epigrammi di Pompei. Napoli, Museo Nazionale. 316