LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI in breve te di spicco del gruppo dei populares che per due anni consecutivi ha provato inutilmente a essere eletto al consolato, mira a impadronirsi del potere con la forza. Con un acceso discorso noto come Prima catilinaria, di cui è celeberrimo l esordio «Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? ( Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza? ), Cicerone svela i piani di Catilina, il quale fugge da Roma alla volta di Fiesole, dove lo attendono le bande armate che ha radunato per seminare il terrore nell Urbe. Mentre i rivoltosi si preparano allo scontro, Cicerone procede ad arrestare gli altri capi della congiura che sono rimasti a Roma, facendoli giustiziare in maniera sommaria. Lo stesso Catilina trova di lì a poco la morte alla testa dei suoi uomini combattendo presso Pistoia contro l esercito inviato dal senato per eliminarlo. Marco Tullio Cicerone. Membro della gens Iulia Gaio Giulio Cesare Mentre Pompeo è ormai arrivato al culmine di una straordinae legato alla famiglia ria carriera, un altro personaggio, più giovane di qualche anno, comincia ad affacciarsi di Mario, Giulio Cesare sulla scena politica: Gaio Giulio Cesare ( p. 692). Legato alla famiglia di Gaio Mario percorre rapidamente ( p. 292), Cesare appartiene alla gens Iulia, una famiglia patrizia che, pur vantando tutte le tappe del cursus honorum origini antichissime e molto prestigiose, occupa un ruolo marginale sulla scena politica e si candida al ed economicamente non versa in condizioni floride. Nato attorno al 100 a.C., Cesare consolato nel 59 a.C. Giulio Cesare. possiede molte qualità: sfuggito alle proscrizioni sillane, ha combattuto in Oriente, si è dimostrato un abile avvocato e ha studiato in maniera approfondita la cultura greca. Nel 73 a.C. le sue doti gli permettono di cominciare a prendere parte in modo attivo alla vita politica, anche grazie all appoggio di Marco Licinio Crasso, uno degli affaristi più ricchi dell Urbe. Nel giro di circa dieci anni, fra il 69 e il 61 a.C., Cesare è, nell ordine, questore, edile curule, pontefice massimo, pretore e infine propretore per una delle province iberiche. Il successo di questa sua rapidissima carriera dipende soprattutto dall appoggio economico garantitogli da Crasso. Forse coinvolto nella congiura di Catilina, Cesare fa di tutto per poter concorrere alle elezioni consolari del 59 a.C., anche rinunciando al trionfo che gli spetta in virtù delle sue vittorie contro le popolazioni iberiche: il gruppo conservatore che domina il Senato fa infatti avvertire, attraverso un rispetto delle norme estremamente rigoroso, la propria ostilità a questo personaggio, che mostra ambizioni pericolose per l equilibrio repubblicano. Arricchitosi Marco Licinio Crasso Un altro protagonista degli avvenimenti di questi anni, come si è enormemente durante visto, è Marco Licinio Crasso. Di una decina d anni più anziano di Pompeo, nell 83 a.C. le proscrizioni di Silla, Crasso si è schierato al fianco di Silla, partecipando alla guerra in qualità di comandante Crasso diviene pretore, console e censore, di alcune legioni. Durante le proscrizioni ( p. 296), la posizione che si è ritagliato gli ha e può appoggiare permesso di accumulare un immenso patrimonio, principalmente grazie alla speculaziola carriera politica ne sui beni dei proscritti. Divenuto pretore nel 71 a.C., è assieme a Pompeo alla testa di Cesare. dell esercito inviato a reprimere la rivolta di Spartaco, impresa che consente a entrambi di essere eletti consoli per l anno successivo; nel 65 a.C. diventa censore, riuscendo ad abbinare una fulgida carriera alle sterminate ricchezze che ha accumulato. In questi anni, proprio facendo ricorso a tali risorse politiche ed economiche, Crasso può sostenere la carriera di Cesare fornendogli le necessarie garanzie e permettendogli, così, di diventare pontefice massimo nel 63 a.C. 328