LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI in breve 2. La produzione letteraria LA PROSA La produzione letteraria del periodo conosce uno sviluppo variegato e complesso, che risente della profonda crisi politica e sociale. La prosa, in particolare, si distingue per l avvicendarsi di autori importantissimi, che si mettono alla prova in diversi generi: Cesare e Sallustio sono i maggiori esponenti della storiografia, Varrone si cimenta con la ricerca antiquaria, Cornelio Nepote con le biografie. La figura più importante è senz altro quella di Cicerone, che sperimenta molti ambiti letterari: pratica infatti l oratoria, sia giudiziaria che deliberativa; scrive veri e propri manuali di retorica, come l Orator e il De oratore; dà un notevole impulso allo sviluppo della filosofia in lingua latina, rielaborando in modo originale le dottrine ellenistiche; dà vita, di fatto, al genere dell epistolografia. La storiogra a Cesare e Sallustio L importanza di capire il presente Come abbiamo già visto ( p. 307), durante il I secolo si fanno interpreti a.C. si assiste a un profondo cambiamento nell approccio alla narrazione storica: Roma, divenuta del nuovo indirizzo l unica grande potenza del Mediterraneo, subisce notevoli rivolgimenti dall interno, che vanno della storiografia, che si specializza studiati, analizzati, compresi. Lo sguardo degli storici, dunque, si fa sempre più prossimo alla in monografie con contemporaneità, divenendo uno strumento politico e culturale della massima importanza. l obiettivo di analizzare Le opere di Cesare e Sallustio ben rappresentano questo nuovo paradigma del genere stogli avvenimenti cruciali per comprendere la riografico. Cesare ( p. 692) sceglie, come aveva già fatto Lucio Cornelio Silla, di raccontare contemporaneità. le proprie campagne militari attraverso il genere dei commentarii. Al centro della riflessione di Sallustio ( p. 770), invece, c è la coscienza della crisi che Roma sta vivendo: egli si dedica, quindi, alla monografia storica che ricerca e analizza le cause che hanno portato a quella crisi, a partire dal conflitto tra Mario e Silla. Erudizione e biogra a Si sviluppa l interesse Gli studi antiquari e la valorizzazione del passato locale Nell età di Cesare conosce un per le discipline che grande sviluppo, a Roma, l indagine erudita e antiquaria. Questo campo del sapere riunisce ricostruiscono le origini varie discipline che oggi appaiono più nettamente distinte: vi rientrano infatti la linguistica, delle tradizioni, dei rituali e delle istituzioni la storia della religione, alcuni elementi antropologici, la prosopografia (cioè la raccolta di romane. informazioni e notizie su importanti personaggi del passato) e l onomastica. Tutti questi ambiti di studio sono accomunati da un identico fine: ricercare le origini di un uso, di una parola o di una famiglia, a partire dalla raccolta di materiale o per tramite di supposizioni dell erudito stesso. Il principale rappresentante dell indagine antiquaria è Varrone ( p. 345), ma hanno un certo rilievo anche le ricerche condotte da Tito Pomponio Attico (98-45 a.C.) e dall erudito neopitagorico Publio Nigidio Fìgulo (110-32 a.C.). Il primo, amico intimo di Cicerone, oltre a esercitare una fondamentale attività di aggregazione culturale dalla sua casa sul Quirinale, si occupa di ricerche genealogiche e compone un Liber annalis, un compendio della storia romana dalla fondazione della città fino all età contemporanea. Il secondo redige dei Commentarii grammatici, in almeno ventinove libri, nei quali affianca l esposizione di temi antiquari all esame di questioni grammaticali, ma si dedica anche alla composizione di numerosi trattati di argomento naturalistico, cosmologico e filosofico. Autore affine a questo spirito, ma distinto nella sostanza, è Cornelio Nepote ( p. 352), che compone profili biografici di uomini illustri. 340