LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI in breve Gli studi storico-antiquari Di fronte alla corruzione La nalità educativa Dietro la scrupolosa operazione di recupero del passato attuata da contemporanea, Varrone si scorge certamente un preciso programma culturale e politico: il recupero delVarrone ripropone le sane e austere tradizioni del glorioso passato di Roma è l unica soluzione possibile che i valori e gli ideali l erudito vede di fronte alla corruzione dilagante dei costumi e alla crisi delle istituzioni del glorioso passato romano, ma riconosce repubblicane. anche l importanza Questa critica moralistica non impedisce però a Varrone di riconoscere il fondamentale dell influenza apporto offerto dalla cultura greca per la formazione della civiltà romana, e di accogliere, ellenistica. quindi, senza riserve le innovazioni proprie del mondo ellenistico in ambito scientifico, filosofico e letterario. Non si tratta, dunque, di semplice nostalgia passatista né tanto meno di nazionalismo: non è un caso che questa operazione di rievocazione dei tempi antichi venga messa in atto, con tale metodicità, in anni così densi di mutamenti anche traumatici. Le Antiquitates, Le Antiquitates L ambizioso progetto alla base delle Antiquitates rerum humanarum et in quarantuno libri, divinarum è quello di fornire un esposizione completa e sistematica di tutti gli aspetti costiaspirano a fornire un tutivi della civiltà romana e di preservarne il ricordo. Portate a compimento probabilmente quadro completo del nel 47 a.C. e dedicate a Cesare in qualità di pontefice massimo, le Antiquitates erano compatrimonio culturale della civiltà latina. poste da un totale di quarantuno libri e si dividevano in una prima sezione di venticinque libri dedicata alle res humanae e una seconda sezione dedicata alle res divinae, in sedici libri. Salutate con grandissimo entusiasmo dai contemporanei, esse fornivano una sistematica catalogazione di tutte le notizie sulle istituzioni e le usanze di Roma, seguendo un approccio scientifico e un impostazione di indagine storica. Da esse dipenderà buona parte della successiva tradizione erudita antica e tardoantica che sceglierà di indagare gli usi e costumi della civiltà romana. Il De vita populi Romani Altre opere storico-antiquarie Vanno a completare il quadro offerto dalle Antiquitates aldoveva essere un cune opere di minore estensione che si propongono di approfondire alcuni aspetti specifici compendio storico della storia e delle tradizioni romane. delle Antiquitates. Varrone concepisce Tra queste, si segnala in particolare il De vita populi Romani, in quattro libri, di cui ci il popolo romano come rimangono circa centoventi frammenti. L opera doveva essere stata concepita dall autore un organismo unitario come una sorta di compendio delle Antiquitates, di cui si riprendeva lo sterminato mateche, in quanto tale, riale antichistico, in questo caso, però, sintetizzato e riorganizzato secondo un criterio cresce, cambia, evolve. cronologico, che permettesse di analizzare lo sviluppo complessivo della civiltà romana dai suoi inizi fino all età contemporanea. Quella proposta da Varrone nel De vita populi Romani è una storia di tradizioni, alla base della quale va rintracciata la concezione, sposata dall ala tradizionalista dell élite senatoria già a partire da Catone, del popolo romano come un organismo unitario: l evoluzione dei costumi e delle istituzioni segnala, cioè, l evoluzione del popolo stesso, che, come un essere vivente, cresce e si sviluppa nel corso del tempo. 346 Particolare di un mosaico della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, in Sicilia, IV secolo d.C..