PERCORSI TEMATICI L amore, la passione, il matrimonio L amore istituzionale e i tormenti della passione Molte e assai diverse sono le visioni dell amore espresse dalla cultura e dalla letteratura dell antica Roma. Da un lato, l unione coniugale, presentata come un istituzione sociale e religiosa, necessaria alla procreazione dei gli e quindi alla conservazione dello Stato. Così inteso, questo legame non implica un reale coinvolgimento emotivo e viene presentato da alcuni autori addirittura come un male necessario : è il caso, per esempio, del censore Quinto Cecilio Metello Numidico, che nel 102 a.C. pronuncia un celebre discorso in cui esorta i Romani al matrimonio nonostante i disagi che esso comporta ( T1). Dall altro, c è la passione amorosa, che emerge nella poesia del I secolo a.C. quando sempre maggior spazio viene af dato alla soggettività e all'espressione di sentimenti privati, rappresentata soprattutto in termini negativi, come una condizione 444 che è fonte di angoscia e sofferenza, e dalla quale è tuttavia impossibile liberarsi. Ne dà una descrizione oggettiva, per così dire dall esterno , Lucrezio nel suo poema sulla natura delle cose, in un passo del quarto libro nel quale l amore è rappresentato come una «piaga che «brucia , come un «ardore che «diTesto PLUS ). vampa , un «angoscia che «serra ( Ne danno, invece, una descrizione personale e soggettiva, dall interno , Catullo e poi gli elegiaci, Tibullo e Properzio. Nel rapporto tra Catullo e Lesbia, in particolare, si incontra la massima espressione della concezione negativa della passione amorosa, con il poeta che dedica tutto sé stesso alla donna amata, ma ne è ripagato con delusioni e tradimenti, i quali non fanno che aumentare la sua passione, diminuendo, però, allo stesso tempo l affetto e la stima per lei: quod amantem iniuria talis / cogit amare magis, sed bene velle minus ( perché un simile torto costringe ad amare di più, ma a voler bene di meno ,
PERCORSI TEMATICI - L’amore, la passione, il matrimonio