PALESTRA DELLE COMPETENZE T17 Analisi e interpretazione di un testo LETTERARIO SAME VERSO L E O T A T DI S Le lodi di Atene LATINO ITALIANO tratto da De rerum natura VI, 1-23 Dopo i diversi elogi di Epicuro incontrati nel corso dei cinque libri precedenti, il sesto si apre con un elogio della città che lo aveva generato , Atene (il losofo in realtà era nato a Samo, ma da genitori ateniesi, e ad Atene aveva fondato la sua scuola, detta il giardino ). La città è celebrata per aver donato all umanità l agricoltura (insegnata, secondo il mito, da Demetra a Trittòlemo), le leggi (con allusione all opera del legislatore Solone, all inizio del VI secolo a.C.), ma soprattutto l uomo che, con i suoi insegnamenti, ha donato, a sua volta, a tutti i mortali la via per la felicità. Metro: esametri 5 10 15 fru g pa ro s | fe tu s mo rta l bu s gr s Pr mae ae Primae frugiparos fetus mortalibus aegris dididerunt quondam praeclaro nomine Athenae et recreaverunt vitam legesque rogarunt, et primae dederunt solacia dulcia vitae, cum genuere virum tali cum corde repertum, omnia veridico qui quondam ex ore profudit; cuius et extincti propter divina reperta divulgata vetus iam ad caelum gloria fertur. Nam cum vidit hic ad victum quae flagitat usus omnia iam ferme mortalibus esse parata et, proquam possent, vitam consistere tutam, divitiis homines et honore et laude potentis affluere atque bona gnatorum excellere fama, nec minus esse domi cuiquam tamen anxia corda, atque animi ingratis vitam vexare Per prima Atene dal glorioso nome offrì un tempo ai mortali dolenti il frutto delle messi, e diede basi più salde alla vita, e istituì le leggi, e dispensò per prima i dolci conforti della vita, quando generò un uomo rivelatosi di così alto intelletto da effondere poi ogni parola da labbra veridiche; la sua gloria, anche da estinto, per le divine rivelazioni divulgata in antico giunge fino al cielo. Quando infatti s avvide che quasi tutto il necessario all esistenza era già preparato ai mortali, e, per quanto era possibile, la vita posava sicura, e inoltre gli uomini, potenti per onore e per fama, abbondavano di ricchezze, inorgogliti dal buon nome dei figli, senza tuttavia provare nell intimo petto minore angoscia, o cessare di affliggere continuamente la loro vita 527