L autore Cicerone in breve L opera è ambientata nel 129 a.C. e ha come protagonista Scipione Emiliano, nella cui villa suburbana durante le feriae Latinae intervengono, oltre a lui, Gaio Lelio, Furio Filo, Mucio Scèvola l Augure e altri prestigiosi personaggi dell ambiente scipionico. La scelta di collocare l opera nel passato da un lato svela la nostalgia dell autore per l idea dello Stato romano sviluppatasi all interno del circolo scipionico, dall altro mira a conferire maggiore autorevolezza alle affermazioni degli interlocutori, in particolare di Scipione. Struttura dell opera Dei sei libri originari rimangono i primi due quasi integri, frammenti di varia estensione degli altri e la sezione finale del sesto libro, il cosiddetto Somnium Scipionis, tramandato sotto forma di excerptum, cioè come segmento narrativo autonomo. Fin dal proemio dell opera Cicerone illustra la sua idea della filosofia come attività teoretica a cui si contrappone l attività politica, la sola utile e vantaggiosa per lo Stato: contrariamente a quanto affermato dagli epicurei e dalle filosofie che privilegiano la vita contemplativa e il disimpegno civile, criticate da Cicerone, si sostiene qui la necessità dell impegno politico. Portavoce delle idee di Cicerone è Scipione, che afferma la superiorità della costituzione romana. storia Scipione Emiliano Nato nel 185 o nel 184 a.C., Publio Cornelio Scipione Emiliano era figlio di Lucio Emilio Paolo, ma viene poi adottato da Publio Cornelio Scipione, figlio di Scipione Africano. Nel 168 a.C. partecipa alla battaglia di Pidna ( p. 70) sotto il comando del padre naturale; alcuni anni più tardi, nel 151 a.C., segue come tribuno militare il console Lucio Licinio Lucullo in Spagna in una delle guerre contro i Celtibèri e nel 149 a.C. partecipa, sempre come tribuno, all assedio di Cartagine ( p. 69): in quest ultima occasione acquisisce un notevole prestigio, tanto che Massinissa, re della Numidia, lascia a lui il compito di decidere le sorti del suo regno; viene inoltre eletto al consolato per il 147 a.C., nonostante non abbia i requisiti necessari né per carriera né per età, proprio nella speranza che riesca a risolvere, vincendo la guerra, la situazione in Africa. Nell anno del consolato e in quello successivo Scipione scon gge de nitivamente Cartagine, prima completando, anche grazie all aiuto del re numida Gulussa, il blocco per terra e per mare, poi guidando l assedio e la distruzione della città (146 a.C.). Successivamente procede all organizzazione della nuova provincia d Africa, celebra il trionfo e assume, come già il nonno adottivo, il soprannome di Africano. Nel 142 a.C. ricopre la carica di censore e nel 134 a.C. è di nuovo eletto console, con il compito di porre fine in Spagna alla guerra contro Numànzia: dopo nove mesi di assedio, nel 133 a.C. la città cede per fame agli assedianti. In questi anni si oppone alle leggi agrarie promosse dai Gracchi (benché sua moglie sia Sempronia, sorella di Tiberio e Gaio Gracco) e nel 129 a.C., approfittando delle proteste degli Italici contro tali leggi, riesce a limitarne l efficacia: dopo aver pronunciato un discorso in Senato, la mattina successiva viene trovato morto in casa; non è chiaro se si sia trattato di morte naturale o di assassinio. Tra i più importanti generali e uomini politici della sua epoca, emblema della nobiltà romana che nel corso di un secolo assicura a Roma l egemonia sul Mediterraneo, considerato da Cicerone come l uomo di Stato ideale, l Emiliano è anche una figura di spicco del contemporaneo panorama culturale: eminente oratore, allievo e amico dello storico greco Polibio, è tra i principali promotori del cosiddetto circolo degli Scipioni ( p. 81), contribuendo in modo decisivo alla conoscenza e all originale rielaborazione a Roma della filosofia greca. 553