L autore Cicerone 30 caddero innanzi agli occhi prima che io le immaginassi, le toccai con mano prima di sospettarle. Se perciò nella caterva de suoi amici ci fu anche Celio, quel che importa è ch egli si dolga di aver errato (com io mi dolgo e quante volte! dello stesso errore verso lo stesso uomo), assai più che non tema gli si faccia di quell amicizia un accusa. (trad. C. Giussani) Analisi del testo Catilina tra Cicerone e Sallustio Negli anni immediatamente successivi alla repressione della congiura Cicerone continua a parlare insistentemente di Catilina, nelle orazioni e nelle lettere private, codi candone un immagine che, con scopi diversi, sarà ulteriormente sviluppata da Sallustio nel De Catilinae coniuratione ( p. 774). Nella Pro Caelio Catilina viene descritto come un uomo dotato di moltissimi abbozzi di elevate virtù (permulta maximarum non expressa signa sed adumbrata virtutum, «moltissimi indizi, non espressi ma adombrati, di preclare doti , rr. 3-4) e di orrendi vizi (tot vitiorum tanta immanitas, «un così grande cumulo di vizi , rr. 23-24), di qualità affascinanti e perverse e di impulsi brutali. Nel suo animo convivono tendenze e passioni opposte e tra loro contrastanti e si consuma una continua lotta tra il bene e il male (ex contrariis diversisque atque inter se pugnantibus naturae studiis cupiditatibusque con atum, «confuso miscuglio di tendenze e passioni tra sé diverse e avverse e contrastanti , rr. 8-9). La tecnica del contrasto e l alternanza di luci e ombre si confanno alla descrizione di un personaggio sinistro, dalla natura doppia e multiforme, quale appare anche dal ritratto che ne propone Sallustio: «Un animo temerario, subdolo, versatile, in ogni cosa simulatore e dissimulatore , trad. G. Pontiggia (Animus audax subdolus varius, cuius rei lubet simulator ac dissimulator, De Catilinae coniuratione 5). Tra le qualità di Catilina più ammirate dai suoi seguaci vi era la patientia (quis in laboribus patientior?, «[chi] più tollerante delle fatiche , r. 12), derisa però da Cicerone nella seconda Catilinaria: «abituato dalla pratica delle violenze e dei crimini a tollerare freddo, fame, sete e sonno, da costoro [cioè dai suoi seguaci] era considerato un duro, mentre logorava le riserve della sua attività e le sue qualità morali nel piacere e nella scelleratezza (Catilinariae II, 9). La patientia rientra anche nella rappresentazione della vis sica di Catilina in Sallustio: «un corpo incredibilmente resistente alla fame, al gelo, alla veglia (corpus patiens inediae algoris vigiliae, supra quam cuicquam credibile est, De Catilinae coniuratione 5). Il ruolo di Celio Nelle Catilinariae Cicerone si era soffermato sulle ragioni sociali che avevano spinto molti giovani nelle braccia di Catilina; nella Pro Caelio lo spazio dato alla gura del cospiratore è funzionale alla difesa dell accusato. L oratore conferma i trascorsi catilinari del suo assistito, ma nega ogni suo legame con la congiura. Celio non ha infatti il pro lo di un sovversivo e, a differenza di molti catilinari, è onesto, serio, puro e gode di ottime condizioni economiche. Nonostante ciò, come molti Romani di ogni classe sociale e di ogni età, ha subìto il fascino di Catilina (cum omnis omnibus ex terris homines improbos audacisque conlegerat, tum etiam multos fortis viros et bonos, «come aveva raccolto intorno a sé da ogni dove ogni disperata canaglia, così teneva nelle sue le molte persone diritte e probe , rr. 20-22), ma questo non è un motivo valido per accusarlo di essere corrotto, altrimenti una simile accusa dovrebbe essere mossa a troppi uomini, anche galantuomini: nec Catilinae familiaritatis crimen haereat. Est enim commune cum multis et cum quibusdam bonis («l amicizia con Catilina non sia apposta come titolo d accusa. Lo dovrebb essere per troppi, e fra questi per molti galantuomini , rr. 25-27). Persino Cicerone infatti aveva rischiato di essere ingannato da Catilina (rr. 27-29)! L eccessiva demonizzazione di Catilina nella Pro Caelio mira alla persuasione dell uditorio e alla dimostrazione di come un uomo senza scrupoli e sfrontato riesca a esercitare abilmente la propria opera di seduzione e corruzione con chiunque, boni o impro bi che siano. Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE 591