SEZIONE 1 L'ET DI CESARE PATRIMONIO DI IERI E DI OGGI Il teatro greco di Siracusa UN TEATRO SCAVATO NELLA ROCCIA I testi latini che possiamo leggere in forma integrale sono le commedie di Plauto, che, come tutte le opere dei primi autori della letteratura latina, nascono dall incontro e dal confronto della nascente civiltà letteraria di Roma con i grandi modelli della letteratura greca, con i quali i Romani venivano in contatto, innanzitutto, negli scambi con le colonie greche della Magna Grecia e della Sicilia. Ed è proprio in quest ultima che è possibile ammirare una delle testimonianze architettoniche meglio conservate delle strutture antiche dedicate agli spettacoli teatrali: il teatro greco di Siracusa. Costruito lungo un pendio naturale molto probabilmente dal tiranno Dionisio (o Dionigi) I (432- 74 367 a.C.), in sostituzione di un precedente teatro in legno che si ritiene esistesse già nella prima metà del V secolo, e in seguito radicalmente ristrutturato da Gerone (o Ierone) II (306 ca-215 a.C.), è scavato quasi per intero nella roccia, ed è tale circostanza ad averne consentito una buona conservazione fino ad oggi. Il teatro, uno dei più grandi del mondo antico, era celebre già nell antichità, tanto che le fonti ricordano il nome dell architetto che lo costruì (Damocopo); fu qui, inoltre, che il primo grande tragediografo greco, Eschilo (ca 525-455 a.C.), mise in scena per la prima volta due dei suoi drammi, Le Etnee (oggi perduto) e I persiani.
PATRIMONIO DI IERI E DI OGGI, Il teatro greco di Siracusa