I SAPERI FONDAMENTALI Cesare LA SINTESI Audio RIPASSO LA VITA Gaio Giulio Cesare nasce a Roma nel 100 a.C. dalla gens Iulia. nipote di Gaio Mario e marito di Cornelia, figlia di Cinna, ossia è imparentato con i due maggiori esponenti del partito dei populares, di cui dal 78 a.C., anno della morte di Silla, suo antagonista politico, diviene esponente di spicco. Questore nel 68 a.C., edile nel 65 a.C., viene eletto pontefice massimo nel 63 a.C., ancora giovanissimo. Conduce spedizioni militari in Spagna e nel 60 a.C. stringe un accordo privato di alleanza politica il primo triumvirato con Pompeo, capo del partito degli optimates, e con il ricchissimo Crasso. Nel 59 a.C. è console, nel 58 a.C. è proconsole nell Illiria e nella Gallia Cisalpina e Narbonese. Fra il 58 e il 52 a.C., con una grandiosa campagna militare, conquista l intera Gallia, acquisendo prestigio, ricchezze e l appoggio incondizionato delle sue truppe. Alla morte di Crasso, nel 52 a.C., la rivalità fra Pompeo, rimasto unico console a Roma, e Cesare, impegnato con il suo esercito in Gallia, sfocia in una guerra civile che si conclude nel 48 a.C. con la battaglia di Farsàlo, in Grecia, dove Pompeo trova la morte. Dopo la disfatta degli ultimi pompeiani, Cesare diviene console per la quinta volta e dittatore a vita. Muore il 15 marzo del 44 a.C., vittima di una congiura organizzata da un gruppo di aristocratici di fervente fede repubblicana, tra cui Bruto e Cassio. LE OPERE Il cosiddetto corpus Caesarianum è costituito da due commentarii: il De bello Gallico e il De bello civili. Il primo, in sette libri (più un ottavo non completamente scritto da Cesare), è il resoconto delle sue campagne militari in Gallia, con inserti sulla vita e le tradizioni delle popolazioni là residenti; il secondo, in tre libri (più altri tre composti da diversi autori verosimilmente sulla base di appunti lasciati da Cesare), è la narrazione degli eventi della guerra contro Pompeo. Altre opere di Cesare sono andate perdute: orazioni e laudationes funebres, trattati (uno dedicato alla lingua e allo stile, uno alla figura di Catone Uticense), un poemetto. LO STILE Lo stile di Cesare è sobrio ed essenziale, la sua prosa è asciutta, tesa alla sintesi e all oggettività, attraverso: l uso della terza persona parlando di sé; la costruzione parattatica del periodo; la struttura logica e schematica dell esposizione con impiego sobrio delle figure retoriche (per lo più chiasmi e poliptoti); il ricorso all oratio obliqua. Sul piano sintattico si nota la prevalenza di proposizioni implicite, il ricorso ad ablativi assoluti e participi congiunti; sul piano lessicale emerge l impiego di termini tecnici del gergo militare e politico, la ripetizione di parole chiave, l assenza di arcaismi, forestierismi e colloquialismi, secondo i canoni della dottrina analogista. 767