PALESTRA DELLE COMPETENZE T17 Analisi e interpretazione di un testo LETTERARIO SAME VERSO L E O T A T DI S Silla tratto da Bellum Iugurthinum 95 LATINO ITALIANO Come nel De Catilinae coniuratione, in cui Sallustio mette a confronto Cesare e Catone T8), anche nel Bellum Iugurthinum emerge il paragone tra due grandi personalità, quelle T14) e di Silla, anche se la comparazione esplicita è lasciata al lettore. Entrambi di Mario ( vengono presentati dallo storico nel momento in cui entrano in azione: Mario era stato introdotto come luogotenente di Metello, Silla viene invece presentato come giovane questore che raggiunge Mario in Africa. 5 10 1. Ceterum, dum ea res geritur, L. Sulla quaestor cum magno equitatu in castra venit, quos uti ex Latio et a sociis coge ret, Romae relictus erat. 2. Sed quoniam nos tanti viri res admonuit, idoneum visum est de natura cultuque eius paucis dicere. Neque enim alio loco de Sullae rebus dicturi sumus et L. Sisenna, optime et diligentissime omnium, qui eas res dixe re, persecutus, parum mihi libero ore locutus videtur. 3. Ig tur Sulla gentis patriciae nobilis fuit, familia prope iam extincta maiorum ignavia , litteris Graecis atque Latinis iuxta atque doctissume eruditus, animo ingenti, cup dus voluptatum, sed gloriae cupidior; otio luxurioso esse, tamen ab negotiis numquam voluptas remorata, nisi quod de uxo re potuit honestius consu li; facundus, callidus et amicitia facilis, ad simulanda negotia altitudo ingeni incredibilis, multarum rerum ac maxime pecuniae larg tor. 4. Atque illi felicissimo omnium ante civilem victoriam numquam super industriam fortuna fuit, multique dubitave re, fortior an felicior esset. Nam postea quae fecerit, incertum habeo pudeat an pigeat magis dissere re. 1. In quel frattempo perviene al campo il questore L. Silla con una numerosa cavalleria, reclutata presso i Latini e gli alleati: a questo scopo, appunto, era stato lasciato a Roma. 2. Poiché l argomento mi ha indotto a citare così illustre personaggio, mi sembra opportuno soffermarmi un poco sulla sua indole e sui suoi costumi. In nessun altro punto, infatti, io tratterò delle imprese di Silla; e d altro lato Lucio Sisenna, che fra tutti le illustrò nel modo migliore e più accurato, mi pare le abbia esposte con scarsa obiettività. 3. Silla, dunque, era di nobile gente patrizia, ma di un ramo ormai quasi completamente decaduto per l indolenza degli antenati: ugualmente erudito, e con estrema raffinatezza, nelle lettere greche e latine, d animo insaziabile, avido di piaceri ma più avido di gloria; benché dissoluto nei periodi d ozio, il piacere non lo distolse mai dalle pubbliche occupazioni, eccettuato il fatto che, nei legami coniugali, avrebbe potuto comportarsi più decorosamente; efficace nel dire, astuto, condiscendente verso gli amici; incredibile la profondità della mente nel celare i suoi disegni; prodigo di molte cose e in modo particolare di denaro. 4. Egli, fortunatissimo fra tutti prima della vittoria nella guerra civile, non conobbe mai fortuna superiore ai suoi meriti; pure molti si chiesero se fosse più meritevole o più fortunato. Il descrivere, infatti, le azioni che commise in seguito, non so se procuri più vergogna o nausea. (trad. P. Frassinetti) 829
PALESTRA DELLE COMPETENZE • VERSO L’ESAME DI STATO